CHI SIAMO
La passione per l'arte orafa accompagna Antonio fin da giovanissimo.
In una Milano degli anni Settanta cresce nell'ambiente artigiano delle botteghe orafe.
Di particolare importanza la sua esperienza presso la prestigiosa gioielleria Faraone nel cuore della città.
La ricerca di un percorso stilistico autonomo e originale lo spingono ad aprire subito un proprio laboratorio nel 1982.
Due anni dopo nasce il marchio Pilgiò.
Le sue abilità creative, le capacità manuali e la continua ricerca sui metalli lo portano a creare un linguaggio unico e riconoscibile.
Le sue opere simili a sculture incarnano tutta la forza della materia,
materia che diventa protagonista,
che muta nel tempo e sprigiona energia.
La maggior parte dei nostri gioielli sono pezzi unici,
tutti fatti a mano con la possibilità di ricrearne simili.
I gioielli Pilgiò sono realizzati
grazie ad una lavorazione originale
chiamata “Muto” che rende la materia scabra e spugnosa.
Tramite trattamenti termici e galvanici, la superficie dei metalli
(oro, argento, bronzo, ferro, titanio e acciaio) viene resa simile d’aspetto alla roccia lavica.
Si creano così sfumature di colore e contrasti tra le zone di luce e quelle d’ombra.
I materiali si trasformano con noi, raccontano una storia, un percorso di evoluzione, diventando affascinanti nel tempo, con le loro colorazioni in movimento.
Nella nostra concezione di gioiello materico nulla è statico.
E’ la vita che si rivela nella materia infatti, attraverso la reazione chimica tra il metallo e la pelle, la superficie dell'oggetto si trasforma, modificando nel tempo i suoi colori a seconda del pH, raccontando lo stato d’animo di chi lo indossa.
La trasformazione del gioiello e i tempi sono del tutto singolari e legati alle caratteristiche del metallo, per esempio l'argento può impiegare da qualche mese fino ad un anno per una completa trasformazione della superficie che tenderà al liscio, essendo l'argento un metallo decisamente malleabile.
I tempi dipendono dalla frequenza e dall'utilizzo del gioiello.
