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Gioielli di Ricerca Artigianali made in Italy

Materiali impiegati nei gioielli Pilgiò


Nel cuore del laboratorio orafo Pilgiò, creare significa innanzitutto scegliere con consapevolezza i materiali per gioielli che andranno a raccontare la storia di ogni anello, collana o orecchino. La nostra estetica unisce l’alta tradizione orafa italiana a un’anima sperimentale; per questo i materiali per gioielli artigianali che impieghiamo spaziano dai metalli preziosi alle pietre più rare, dai ritrovamenti industriali fino a elementi di recupero apparentemente umili. Ogni frammento — che si tratti di Oro lavorato o di un Truciolo di ferro — diventa voce di un racconto unico fatto di luce, texture, colore e memoria. Il risultato è un catalogo materico ricco, che ci permette di progettare pezzi di serie dall’eleganza senza tempo e creazioni uniche nate da improvvisazioni poetiche. La missione è duplice: trasformare la materia in emozione e garantire la massima qualità. Per farlo, selezioniamo e classifichiamo accuratamente ogni materiale, ne testiamo la compatibilità con le tecniche di fusione e di microfonderia, valutiamo la risposta a lucidatura, patinatura, graffiatura, burattatura, traforo o martellatura, e studiamo il dialogo cromatico tra superfici opache e specchiate, tra porosità naturali e levigatezza impeccabile.


Lungo questa pagina, scoprirai perché crediamo che un frammento di Laterizio possa convivere con un Diamante fancy, o come una Vite d’acciaio possa fondersi in armonia con un Granato.

Ti invitiamo a immergerti in un percorso narrativo in cui ogni sostanza trova il suo spazio ­— e il suo perché — nell’universo creativo Pilgiò.

Metalli Preziosi, Leghe e Componenti Metallici dei gioielli Pilgiò

L’ossatura di molti nostri progetti è costruita su metalli puri, leghe tradizionali o elementi industriali re-immaginati.

La nobiltà dell’Oro (giallo, rosa, bianco, verde) illumina solitari e parure; talvolta lo sublimiamo in Gocce d’oro colate direttamente sulla superficie del gioiello, per effetti di texture fluida. L’Argento sterling, inciso o brunito, offre riflessi lunari ideali per gemme fredde come la Pietra di luna / adularia. Il fascino “dark” del Ferro e dell’Acciaio inossidabile si presta a volumi architettonici; li accompagniamo a Reti di ferro/acciaio, Chiodi di ferro/acciaio, Teste di chiodo, Trucioli di ferro/acciaio, Scorie di ferro e perfino Vuoti di ferro/bronzo, dando nuova vita a materiali apparentemente marginali e siglando il nostro impegno verso il riuso creativo.

Nelle creazioni che richiedono leggerezza strutturale ricorriamo a Titanio aerospaziale — le sue Scorie di titanio diventano inserti iridescenti — o a Cromo cobalto per la sua resistenza alla corrosione.

Il nobile Platino è il custode perfetto di diamanti dal taglio complesso, mentre Rame e Filo di rame introducono calore cromatico e grandi potenzialità ossidative da governare con patine verdi o blu.

Se cerchiamo un tono anticato ci affidiamo a Bronzo e Avvolti di bronzo martellati, oppure all’Alpacca (la cosiddetta “argento tedesco”) che regala un grigio tenue dallo charme vintage.

Persino scarti e attrezzi diventano protagonisti: Viti, Punti di trapani, Trafori ricavati da lastre tagliate a mano conferiscono un’estetica industrial-poetica.

E quando le forme architettoniche chiamano, integriamo superfici di Cemento o dettagli di Mattone e Laterizi, stabilizzati e resinati, capaci di sfidare la percezione comune su cosa possa essere un gioiello.


Gemme, Cristalli e Meraviglie della Terra incastonate nei nostri gioielli

Le nostre pietre raccontano storie di milioni di anni in un centimetro quadrato di splendore.

L’icona intramontabile restano i Diamanti, declinati in quattro famiglie principali: Diamanti fancy di taglio artistico (marquise, trillion, baguette…); Diamanti brown dalla naturale tonalità cognac; Diamanti grezzi, scelti proprio per l’irregolarità originaria; e Diamanti grezzi flat, sottili lamelle traslucide che ricordano scaglie di ghiaccio.

A rendere più ricco il registro cromatico contribuiscono Rubini e Zaffiri, oltre alla nostra collezione di Rubini grezzi, Zaffiri rubini bicolore e Corindoni grezzi che esaltano la tavolozza di rossi, rosa e blu in purezza.

Il verde profondo delle Radici di smeraldo — i filoni fibrosi che corrono nella matrice rocciosa — invita a montaggi scultorei, mentre i Granati mostrano sfumature che vanno dal rosso scuro al verde mentolo, ideali per contrasti drammatici con metalli bruniti.

Non mancano pietre di rara poesia come Tanzanite dalle vene viola-blu e Opale australiano o etiope con giochi di luce cangiante.

La collezione cromatica si espande con Lapislazzuli afghani, da spiccare su contesti dorati, e con le variegate tonalità degli Zirconi naturali, capaci di brillare quanto i diamanti ma con un’anima più terrosa.

La sezione “pietre poetiche” ospita Zioisiti verdissime, Pietra di luna / adularia lattiginosa, Pietre grezze di quarzo, fluorite o tormalina scelte per inclusioni che raccontano mondi interiori.

Queste gemme, lasciate in parte non lucidate, vengono intrecciate con metalli caldi o ingabbiate in reti di acciaio per un risultato che sfugge ai canoni classici.


Materiali Non Convenzionali, Elementi di Recupero e Sperimentazione nei gioielli Pilgiò

La ricerca Pilgiò non si accontenta della tavolozza tradizionale.

Scopriamo la bellezza di un frammento di Lava vesuviana, di una crosta di Creta essiccata, di una tessera di Ceramica graffiata: materie che aggiungono porosità tattile e contrappunti cromatici.

I tasselli di Cemento, scolpiti e micro-levigati, trovano posto in castoni di titanio, mentre i bordi irregolari di un Mattone antico vengono evidenziati dal riflesso gentile dell’argento ossidato.

Anche Stucco per muri e Scorie di ferro diventano “incastonature diffuse” che proteggono gemme minute, trasformando scarto edilizio in alto design.

Le tecniche miste includono reticoli ottenuti con Reti di ferro/acciaio riciclate da cantiere, integrate come tralicci tridimensionali in pendenti e bracciali; Fili rabberciati e Avvolti di bronzo avvolgono cabochon irregolari donando un gesto spontaneo alla composizione.

La micro-saldatura permette di saldare Teste di chiodo, Trucioli di ferro/acciaio e Scorie di titanio direttamente sulla superficie, creando paesaggi lunari.

In certe collezioni i Vuoti di ferro/bronzo — cavità rimaste dopo la fusione — vengono colmati con resine colorate o con polvere di diamante, dando vita a gioielli-paesaggio che celebrano la bellezza dell’imperfetto.

Questa sezione è un manifesto: tutto può diventare gioiello se affrontato con sensibilità d’autore.

Utilizzare materiali non nobili o residuali ci permette di ridurre sprechi, raccontare nuove storie e offrire a chi indossa i nostri pezzi la sensazione di portare con sé una parte di mondo che normalmente rimarrebbe invisibile.


Dal Materiale al Gioiello: processi, sostenibilità e visione futura di Pilgiò Milano

Ogni scelta materica è seguita da fasi di lavorazione specifiche: fusione a cera persa, traforo manuale, microfresatura CNC, incastonatura a griffe o a binario, pavé su superfici curve, martellatura a mano, sabbiatura, lucidatura a specchio, patine chimiche controllate, brunitura, doratura elettrolitica o shibuichi, cold-enamelling con resine, sinterizzazione di polveri metalliche e innesti di cemento o ceramica su anime metalliche.

I materiali per gioielli artigianali diventano così un sistema complesso di strati e di mescolanze sottoposte a test di usura, torsione, risonanza sonora, ossidazione e compatibilità cutanea.

La sostenibilità guida la nostra ricerca: per i metalli preziosi privilegiamo catene di approvvigionamento certificate, per i diamanti seguiamo il Kimberley Process, per le gemme colorate adottiamo tracciabilità e progetti di filiera etica.

L’uso di scarti industriali o architettonici — dal Cemento alle Reti di ferro — riduce l’impatto ambientale e genera valore circolare.

La stessa filosofia di riutilizzo si applica agli utensili consumati: un Punto di trapano può diventare castone; una Vite smussata si trasforma in perno decorativo; i Trafori ricavati dal metallo di scarto si reincarnano in pendenti.

Guardando al futuro, Pilgiò continuerà a sperimentare con biopolimeri, leghe d’alluminio riciclato, vetri di scarto temperati, smalti a freddo da micronizzare, e con la tecnica della micro-ossidazione controllata di Rame e Bronzo per ottenere sfumature non replicabili.

Ma, qualunque direzione prenda la ricerca, resterà saldo il presupposto che la materia è l’anima del gioiello e che ogni scelta deve risuonare con i valori di bellezza, durevolezza ed etica.

In un mondo in cui spesso la produzione è massificata, i nostri materiali per gioielli artigianali sono la prova tangibile che l’identità di un oggetto nasce dall’intreccio fra mani, mente e materia.

Indossare un Pilgiò non significa soltanto portare un ornamento, ma custodire un frammento di storia geologica, industriale, umana.

Scopri di più su ogni sostanza citata attraverso i collegamenti in alto, visitando le sezioni dedicate a Oro, Argento, Ferro, Titanio, Acciaio, Bronzo, Alpacca, Platino, Rame, Cromo cobalto, Mattone, Chiodi di ferro/acciaio, Trucioli di ferro/acciaio, Filo di rame, Scorie di ferro, Lapislazzuli, Zioisiti, Pietre grezze, Ceramica, Creta, Lava, Reti di ferro/acciaio, Cemento, Diamanti, Zaffiri, Rubini, Diamanti fancy, Diamanti brown, Diamanti grezzi, Diamanti grezzi flat, Radici di smeraldo, Corindoni grezzi, Pietra di luna, Gocce d’oro, Laterizi, Rubini grezzi, Trafori, Zirconi naturali, Avvolti di bronzo, Fili rabberciati, Viti, Punti di trapani, Scorie di titanio, Vuoti di ferro/bronzo, Granati, Stucco per muri, Opale, Teste di chiodo e Tanzanite.

Ognuno di questi link ti condurrà nel dettaglio tecnico ed estetico di un universo di forme, colori e possibilità ancora tutto da indossare.


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