GIOIELLI IN ALPACCA FATTI A MANO
I gioielli fatti a mano in alpacca firmati Pilgiò Milano nascono dove il saper fare orafo incontra la sperimentazione dei materiali: nel cuore di un laboratorio che, da generazioni, trasforma metalli non nobili in oggetti di culto contemporaneo.
Qui la tradizione del cesello milanese abbraccia l’estetica industrial-chic, dando vita a pezzi che irradiano la luminosità “argento” tipica dell’alpacca ma conservano la grinta metropolitana di un design d’avanguardia.
Sin dalla fine dell’Ottocento, l’alpacca – chiamata anche nickel silver o “argento tedesco” – è stata la risposta democratica all’argento 925: una lega di rame, zinco e nichel capace di replicarne il candore, aggiungendo robustezza meccanica e resistenza all’ossidazione.
La Gioielleria Artigianale Pilgiò di Milano ne reinterpreta il DNA con formule Ni-Safe e finiture protettive che coniugano biocompatibilità e brillantezza long-lasting, trasformando un materiale storico in un manifesto di sostenibilità e accessibilità.
Oltre alla sua lucentezza satinata, l’alpacca regala ai designer libertà formale: la duttilità del rame permette curvature morbide e volumi filigranati, mentre il nichel, con la sua durezza superiore all’argento, garantisce superfici che mantengono intatti dettagli e linee anche dopo anni di uso quotidiano.
Il risultato sono anelli “statement”, bracciali scultorei e pendenti multisfaccettati che riflettono la luce con nuance calde, quasi lunari, donando al gioiello una presenza visiva forte ma equilibrata.
Scegliere un gioiello in alpacca Pilgiò significa quindi adottare un materiale dalla doppia anima: heritage artigianale e spirito urban-tech.
Una lega che ha accompagnato le avanguardie Art-Déco e il Movimento Moderno, e che oggi si presta a dialogare con finiture rodio extra-bright, trattamenti PVD black-ice o patine vintage ispirate al design industriale milanese.
È la scelta di chi cerca carattere, lucentezza e responsabilità ambientale, senza rinunciare alla cura sartoriale che contraddistingue ogni creazione Pilgiò.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’ALPACCA
L’alpacca, nota anche come “nickel silver” o “argento tedesco”, è una lega di rame, zinco e nichel molto apprezzata in gioielleria per la sua brillantezza simile a quella dell’argento, la buona resistenza all’ossidazione e la facilità di lavorazione.
In ambito orafa si utilizzano principalmente tre formulazioni:
- Alpacca 65-18-17
- Composizione: Cu 65 % · Zn 17 % · Ni 18 %
- Durezza (Scala Mohs): ≈ 3,5
- Caratteristiche principali:
- Brillantezza calda e intensa, molto simile all’argento puro
- Ottima tenuta dei dettagli, ideale per incisioni profonde e motivi cesellati
- Buon equilibrio tra duttilità e resistenza meccanica
- Alpacca 70-15-15
- Composizione: Cu 70 % · Zn 15 % · Ni 15 %
- Durezza (Scala Mohs): ≈ 3,2
- Caratteristiche principali:
- Tono più caldo grazie alla maggiore percentuale di rame
- Maggiore malleabilità, perfetta per creazioni organiche, curve morbide e filigrana
- Facilità di modellazione per pezzi traforati o dalle forme scultoree
- Alpacca Ni-Safe
- Composizione: Cu ≈ 72 % · Zn ≈ 19 % · Ni ≤ 9 % · Sn 2 %
- Durezza (Scala Mohs): ≈ 3,3
- Caratteristiche principali:
- Contenuto di nichel ridotto per minimizzare il rischio di allergie (conforme EN 1811)
- Ipoallergenicità migliorata, adatta a pelli sensibili e a chi porta piercing
- Ottima brillantezza e minor tendenza all’ossidazione rispetto alle leghe tradizionali
Grazie a queste varianti, i designer possono scegliere l’alpacca più adatta al progetto, bilanciando lucentezza, malleabilità e compatibilità cutanea per ottenere gioielli eleganti, duraturi e sicuri.
PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE DELL’ALPACCA
L’alpacca combina leggerezza e resistenza, offrendo un’eccellente brillantezza argentea insieme a buone prestazioni meccaniche e chimiche.
La tabella indica le principali caratteristiche che ne determinano comportamento e comfort d’uso.
Proprietà | Unità | Valore (65-18-17) | Impatto sul gioiello |
---|---|---|---|
Densità | g/cm³ | 8,6 | Peso “importante” con sensazione robusta, simile all’argento |
Durezza | Scala Mohs | ≈ 3,5 | Adatta all’uso quotidiano; micro-graffi eliminabili con un rapido polish |
Conducibilità termica | W/(m·K) | 26 | Dissipa il calore, garantendo comfort al tatto |
Resistenza alla trazione | MPa | 340 | Permette forme sottili che mantengono la loro stabilità |
Resistenza alla corrosione | – | Buona (eccellente con rodio) | Nessuna patina verde; lucentezza prolungata |
Magnetismo | – | Paramagnetica | Sicura vicino a device elettronici e carte di credito |
Nickel-release* | µg/cm²·settimana | < 0,3 (Ni-Safe < 0,15) | Con placcatura rodio/PVD rientra negli standard EN 1811 |
In poche parole, l’alpacca 65-18-17 offre un bilanciamento ottimale tra peso, lucentezza e lavorabilità, rendendola ideale per gioielli sia ornamentali che di uso quotidiano.
SIMBOLISMO E STORIA DELL’ALPACCA NELLA GIOIELLERIA
L’alpacca – lega di rame, zinco e nichel – ha accompagnato il percorso della gioielleria democratica fin dall’Ottocento, interpretando i mutamenti sociali e stilistici delle epoche: dai primi prodotti industriali per le classi emergenti alle espressioni più ricercate dell’Art Déco, fino alle declinazioni minimal e high-tech dei giorni nostri.
Approfondiamo le tappe chiave.
Epoca | Area | Tipologie di gioiello | Significato culturale |
---|---|---|---|
XIX sec. | Birmingham (Regno Unito) | – Chatelaine con più pendagli (orologio da taschino, forchettine, chiavi)- Posate e servizi da tavola ornate | L’alpacca divenne l’“argento dei ceti emergenti”: grazie alla produzione meccanica, offriva la lucentezza dell’argento a costi accessibili, simboleggiando l’ascesa borghese e l’affermazione del gusto per il bello anche nella vita quotidiana. |
Anni ’20 | Parigi Art-Déco | – Bracciali geometrici in alpacca lucidato- Collane con inserti di onice nera- Spille stilizzate dal profilo aerodinamico | In piena rivoluzione stilistica, l’alpacca si sposò alle forme astratte e ai contrasti di colore, incarnando il “lusso accessibile” del jazz-set parigino: superfici speculari e linee nette esaltavano l’energia moderna e l’ottimismo del dopoguerra. |
Anni ’70 | Buenos Aires | – Anelli “bombé” martellati a mano- Collane multi-fila dal volume importante- Orecchini oversize in stile folk | Il revival folk-bohémien riportò in auge le tecniche artigianali di sbalzatura e martellatura, valorizzando l’imperfezione come cifra distintiva: l’alpacca manifestava così una ribellione soft contro la produzione seriale, esprimendo spirito free e connessione al “fatto a mano”. |
2000 – oggi | Milano & Tokyo | – Gioielli sottili in alpacca galvanica Rhodium-plated- Ciondoli minimal con incisioni laser di precisione- Pezzi modulari | L’alpacca diventa supporto per un’estetica urban-smart e minimalista: il trattamento galvanico al rodio e le incisioni laser restituiscono superfici high-shine e design essenziali, riflettendo la simbiosi tra tecnologia e artigianato, e l’idea di lusso quotidiano alla portata di tutti. |
Attraverso epoche e stili diversi, l’alpacca ha mantenuto il suo ruolo di ponte fra artigianato e industria, tra accessibilità economica e ricerca estetica.
Simbolo di progresso e democratizzazione del bello, continua a evolversi nel segno dell’innovazione tecnica e del valore culturale, restando un pilastro della gioielleria contemporanea.
TECNICHE DI LAVORAZIONE ARTIGIANALE DELL’ALPACCA UTILIZZATE IN GIOIELLERIA
Ogni fase del processo artigianale sull’alpacca è pensata per esaltare la sua brillantezza “argento”, la duttilità e la resistenza all’ossidazione, garantendo pezzi unici dal design ricercato e dalla qualità duratura:
- Progettazione
Definizione di volumi, spessori minimali (≥ 0,8 mm), curvature e sezioni attraverso concept design sia manuale (bozzetti) sia digitale, al fine di bilanciare estetica, comfort e stabilità strutturale del pezzo finito. - Modellazione e fusione “lost-wax”
Realizzazione del master in cera, duplicazione tramite stampi in silicone e fusione a cera persa per dettagli definiti e microstruttura omogenea. - Colata centrifuga
Fusione intorno a 950 °C e iniezione centrifuga della lega nelle forme, assicurando riempimento completo e riducendo porosità. - Rimozione degli sprue e sbozzatura
Taglio manuale dei canali di colata, sgrossatura con limette e frese diamantate a bassa velocità per preservare i dettagli. - Saldatura micro-TIG con lega Ag-Sn
Giunti invisibili a circa 700 °C, con bacchette in argento-stagno e schermatura in argon puro per evitare ossidazioni. - Satinatura e spazzolatura manuale
Passaggi incrociati con carte abrasive 400→1200 grit e spazzole di canapa; pressione controllata (< 1,2 N) per finitura “silk-matte” (Ra ≤ 0,12 µm). - Lucidatura a specchio
Ruote di sisal e cotone con paste diamantate 3→1 µm, seguite da compound all’ossido di cromo per un riflesso omogeneo. - Placcatura protettiva (rhodium o clear-PVD)
Elettrodeposizione di rodio 0,3 µm o applicazione di film trasparente PVD per bloccare il nickel-release e prolungare la lucidità. - Passivazione chimica
Bagno in soluzioni neutre per stabilizzare la superficie e prevenire ingiallimenti. - Pulizia ultrasuoni finale
Trattamento a 40 kHz in soluzione neutra per eliminare residui di polish e micropolveri, preparando eventuali finiture decorative. - Controllo qualità e marcatura
Verifica con rugosimetro e gloss-meter 60°; test nebbia salina 96 h; analisi XRF; punzone NS-Pilgiò e micro-QR per la tracciabilità artigianale.
Questa sequenza di progettazione, lavorazioni di precisione e controlli garantisce che ogni gioiello in alpacca unisca eleganza argentea, finiture impeccabili e lunga durata nell’uso quotidiano.
FINITURE DELL’ALPACCA
Le finiture applicate sull’alpacca esaltano la sua naturale brillantezza e ne ampliano le possibilità espressive, grazie a trattamenti specifici che uniscono estetica, protezione e durabilità.
Scopriamo le principali finiture, con procedure, effetti e suggerimenti di abbinamento.
Finitura | Procedura | Effetto estetico | Vantaggi tecnici | Abbinamenti consigliati |
---|---|---|---|---|
Bright-Rhodium | Elettrodeposizione di 0,3 µm di rodio su superficie preventivamente pulita e passivata | Specchio freddo, tonalità “argento puro” | – Eccellente resistenza al tarnish- Blocca il rilascio di nichel- Lucentezza duratura | Total-white outfits, gioielli con diamanti lab-grown |
Vintage-Antique | Ossidazione selettiva con soluzione sulfamidica + spazzolatura con setole di canapa | Contrasti chiaroscuro, effetto invecchiato soft-touch | – Nessuna placcatura: look autentico che evolve nel tempo- Ripristinabile con polish leggero | Jeans, tessuti naturali, pietre cabochon (malachite) |
Matte-Silk | Satinatura manuale con carte abrasive 800 → 1200 grit + micropallinatura con microsfere vetro | Finitura opaca “velluto”, riflesso diffuso e sensazione soft | – Riduce la visibilità di piccoli graffi- Texture antiscivolo- Touch caldo e naturale | Athleisure, ematite grezza, outfit minimal |
Black-Ice PVD | Deposizione PVD di TiCN 0,25 µm + top-coat trasparente protettivo | Nero profondo iridescente con lievi riflessi metallici | – Estrema durezza superficiale- Eccellente resistenza a usura e graffi- Anti-ossidazione | Tech-wear, ceramica nera, dettagli in carbonio |
Ogni finitura sull’alpacca non è solo un dettaglio estetico, ma un vero e proprio trattamento tecnico che migliora durata, resistenza e impatto visivo del gioiello.
La scelta dipende dallo stile desiderato, dalle esigenze di comfort e dalla frequenza d’uso: dal look urban-high-shine del rhodium al fascino retrò dell’antique, fino all’opacità minimal e al nero hi-tech del PVD.
VANTAGGI PRATICI ED EMOZIONALI DEI GIOIELLI IN ALPACCA
L’alpacca, con la sua lucentezza “argento” e la lavorabilità artigianale, offre non solo benefici funzionali ma anche un ricco patrimonio emotivo: indossare un gioiello in alpacca significa coniugare estetica, comfort e valori concreti, vivendo ogni pezzo come un piccolo lusso democratico.
- Brillantezza argentea “democratica”
Il suo riflesso ricorda l’argento puro ma a un costo molto più accessibile: un’“everyday luxury” che permette di indossare superfici speculari senza compromessi di budget. - Peso equilibrato e sensazione premium
Con una densità di circa 8,6 g/cm³ l’alpacca offre una presenza solida al tatto, ma studiata in volumi e spessori che ne riducono l’ingombro, garantendo comfort anche per i gioielli più ampi. - Eccellente resistenza all’ossidazione
Grazie alla natura della lega e alle finiture protettive (rodio o clear-PVD), la patina è minima: la lucentezza si mantiene intatta per anni, riducendo la necessità di interventi di manutenzione. - Versatilità cromatica e stilistica
L’alpacca si presta a placcature oro rosa, oro giallo o multitone PVD, oltre a ossidazioni selettive: consente di abbracciare stili classici, vintage e contemporanei con un unico materiale di base. - Ipoallergenicità e comfort cutaneo
Le varianti Ni-Safe e i rivestimenti protettivi riducono il rilascio di nichel entro i limiti EN 1811, rendendola sicura per pelli sensibili e adatta anche a chi porta piercing. - Facilità di manutenzione
Basta un semplice panno in microfibra o un lavaggio delicato con sapone neutro per riportare il gioiello al suo splendore originale, senza ricorrere a prodotti specifici o interventi professionali frequenti. - Sostenibilità concreta
Oltre il 70 % dell’alpacca può provenire da metallo riciclato e i processi di lavorazione artigianale limitano gli scarti: un’opzione responsabile per chi sceglie un gioiello dal basso impatto ambientale. - Rapporto qualità-prezzo
Offre finiture di pregio, resistenza meccanica e lucentezza elevata a una frazione del costo di metalli nobili, rappresentando un investimento accessibile e durevole nel tempo. - Valore emozionale e racconto di sé
Indossare un gioiello in alpacca significa appartenenza a una tradizione artigiana, espressione di stile personale e consapevolezza che il lusso non è più un privilegio esclusivo, ma un’esperienza inclusiva.
I gioielli artigianali in alpacca combinano praticità e ricchezza emotiva: sono preziosi compagni quotidiani, capaci di raccontare storie di artigianalità, sostenibilità e accessibilità, senza rinunciare a eleganza e performance.
RICONOSCERE LA QUALITÀ DELL’ALPACCA PILGIÒ
Nel cuore di Milano, tra le vie del design e dell’artigianato, Pilgiò plasma l’alpacca come un vero metallo nobile, conferendole un carattere unico e riconoscibile.
Ecco come i segni distintivi delle creazioni Pilgiò raccontano la loro eccellenza:
- Punzone NS-MI
Un marchio nitido e profondo, inciso con laser di precisione: garantisce che la lega impiegata sia la formula Pilgiò 65-18-17, 70-15-15 o Ni-Safe, selezionata per brillantezza e durabilità. - Micro-QR di tracciabilità
Sul retro di ogni pezzo, un codice invisibile a occhio nudo, scansionabile per accedere al dossier completo: fotoscopie macro, analisi XRF, risultati del test nebbia salina e nome dell’orafo responsabile. - Marcatura XRF micro-dot
Un puntino colorato applicato tramite PVD, leggibile con analizzatore a fluorescenza: conferma in tempo reale la composizione esatta degli elementi (rame, zinco, nichel, stagno). - Finiture sartoriali
Ogni superficie – dal rhodium bright al vintage-antique, dal matte-silk al black-ice PVD – è frutto di trattamenti manuali controllati: spazzolature, ossidazioni selettive e placcature galvaniche realizzate in laboratorio. - Controlli post-manifattura
Rugosimetro, gloss-meter a 60° e test nebbia salina certificati ASTM: solo i pezzi che superano gli standard Pilgiò ottengono il timbro finale di conformità. - Packaging e certificato associato
Ogni gioiello arriva in un cofanetto artigianale milanese, accompagnato da un elegante libretto di istruzioni e garanzia, che racconta la storia del metallo e del processo creativo.
Indossare un gioiello in alpacca Pilgiò significa portare con sé l’autenticità di un mestieri antico unito all’innovazione milanese: un piccolo capolavoro di luce, storia e cura artigiana, pensato per durare e stupire ogni giorno.
MANUTENZIONE DEL GIOIELLO IN ALPACCA
Prendersi cura dei gioielli in alpacca è semplice e richiede pochi gesti, così da preservarne la lucentezza argentea e proteggere le finiture nel tempo.
Le pratiche migliori sono:
- Pulizia quotidiana
- Passa delicatamente un panno in microfibra asciutto per rimuovere impronte, polvere e micro-residui.
- Evita movimenti circolari energici: preferisci leggere strisciate lineari per non graffiare la finitura.
- Lavaggio periodico (mensile o bi-mensile)
- Immergi il gioiello per 5 minuti in acqua tiepida (≈ 30 °C) con una goccia di sapone neutro (pH 7).
- Utilizza uno spazzolino a setole molto morbide per raggiungere scanalature e incisioni.
- Risciacqua sotto acqua corrente fredda o tiepida, quindi asciuga tamponando con panno pulito.
- Rinnovo delle finiture
- Bright-Rhodium / Black-Ice PVD: basta un panno in cotone morbido; per micro-graffi usa un po’ di pasta polish non abrasiva.
- Vintage-Antique: evita polish aggressivi; ravviva il contrasto ossidato con un leggero passaggio di panno in microfibra.
- Matte-Silk: usa un panno asciutto e asciuga all’aria; per ripristinare l’effetto velluto, passa delicatamente un tampone in microfibra in un’unica direzione.
- Conservazione corretta
- Riponi ogni pezzo in bustine antitarnish o in sacchetti di microfibra, separati da altri metalli.
- Conserva in un luogo asciutto e a temperatura stabile, lontano da ambienti umidi (bagni, cucine) o da fonti di calore.
- Evitare agenti aggressivi
- Profumi, lozioni e cosmetici vanno applicati prima di indossare il gioiello.
- Evita l’esposizione prolungata a cloro, candeggina o solventi chimici: possono opacizzare o danneggiare le placcature.
- Intervento professionale (su richiesta)
- In caso di ossidazione marcata o graffi profondi, rivolgiti a un laboratorio specializzato per un re-plating di rodio/PVD o un flash-polish diamantato.
- Un check-up annuale permette di controllare tenuta delle giunzioni e integrità delle finiture.
Seguendo questi semplici passaggi, il tuo gioiello in alpacca manterrà splendore e carattere, accompagnandoti con la sua luce argentea in ogni momento della giornata.
INTERVENTI DI MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEL GIOIELLO IN ALPACCA: IL SERVICE PILGIÒ MILANO
Per conservare nel tempo la brillantezza “argento” dell’alpacca, stabilizzare le ossidazioni artistiche e proteggere placcature rhodium/PVD, l’atelier Pilgiò ha messo a punto un protocollo dedicato.
Si raccomanda un check-up annuale (semestrale se il gioiello è esposto a sudore acido, spray cosmetici o clima marino); resta comunque una scelta personale – c’è chi preferisce lasciare che il pezzo maturi la propria patina.
Fase | Tecnologia & Parametri | Obiettivo tecnico | Frequenza | Durata |
---|---|---|---|---|
1. Pre-pulizia ultrasuoni | Bagno 40 kHz in soluzione neutra + tensio-attivo biodegradabile | Allontanare polvere, cosmetici, sali | 12 mesi (6 in ambienti marini) | 12 min |
2. Deossidazione soft | Bagno citrato-ammonio pH 5,5 • 45 °C • 5 min | Sciogliere ossidi superficiali senza intaccare la lega | Annuale o a richiesta | 5 min |
3. Flash-polish diamantato | Pasta 1 µm su tampone cotone • 250–500 rpm | Rimuovere micro-graffi, preparare alla placcatura | Annuale | 8 min |
4. Refresh protettivo | – Rhodium 0,3 µm su bright finish- Clear-PVD su finiture matte/antique | Ripristinare il “super-specchio”, bloccare nickel-release | Biennale (o se il lustro cala) | 20 min |
5. Nanofilm SiO₂ | Spray HVLP 0,2 µm • cura 70 °C, 5 min | Barriera idro-oleo-repellente che riduce impronte | Annuale | 5 min |
6. Verifica gloss & satin | Gloss-meter 60° + rugosimetro (≥ 7 punti) | Coerenza estetica con gli standard Pilgiò | Ogni intervento | 8 min |
7. Controllo giunzioni | Prova trazione lieve + micro-endoscopia saldature | Escludere cricche o allentamenti | Biennale | 7 min |
8. Report fotografico | Macro x50 prima/dopo + PDF con XRF, gloss, spessore Rh/PVD | Documentazione utile anche per perizie assicurative | Sempre | – |
CONSERVAZIONE QUOTIDIANA: CREARE IL “CLIMA” IDEALE PER L’ALPACCA
- Astuccio individuale: bustina antitarnish o pouch microfibra, separata da altri metalli.
- Ambiente asciutto e stabile: evita bagni e cucine; prediligi cassetti camera da letto.
- Cosmetici & fragranze: applicali prima di indossare; solventi organici possono velare il rodio.
- Protezione in viaggio: avvolgi il gioiello in carta VCI o panno tecnico per attutire urti e sbalzi termici.
CONTROMISURE “SMART” IN SCENARI CRITICI
Scenario | Rischio | Soluzione immediata |
---|---|---|
Urto contro superficie dura | Micro-graffi visibili | Panno microfibra + polish diamantato; flash-polish in atelier |
Sudore acido / spray cosmetici | Aloni opachi | Lavaggio tiepido con sapone neutro, asciuga bene; nanofilm protettivo |
Contatto sabbia/polveri | Opacizzazione localizzata | Pulizia ultrasuoni + satinatura controllata |
Ossidazione marcata (antique) | Scurimento eccessivo | Bagno deossidante leggero + rinfresco ossidazione selettiva |
Solventi chimici aggressivi | Opacizzazione rodio/PVD | Detersione immediata, poi refresh protettivo in atelier |
FAQ MANUTENTIVE RAPIDE PER CONSERVAZIONE CONGENIALE DEI GIOIELLI IN ALPACCA
- Il rodio può scolorire?
Con uso intenso può assottigliarsi; refresh biennale incluso nei primi 24 mesi. - Posso usare creme per argento?
Meglio evitare paste abrasive: micro-rigano le finiture. Usa solo detergenti delicati. - L’alpacca annerisce?
La lega è stabile, ma sostanze acide possono patinare. Il rodio/PVD rallenta il processo. - È sicura in piscina?
Sì, se sciacqui in acqua dolce e asciughi subito. Controllo annuale consigliato. - Come evito impronte sul bright-rhodium?
Applica il nanofilm protettivo o indossa il gioiello con mani ben asciutte. - Si può ridimensionare un anello in alpacca?
± 1,5 taglie con micro-TIG; per variazioni maggiori è preferibile rifabbricare.
Il Service Pilgiò per l’alpacca non è semplice manutenzione: è un programma di “refresh estetico” che rinnova lucentezza, protezione e comfort, mantenendo ogni gioiello all’altezza della sua anima urban-luxury nel tempo.
PERCHÉ SCEGLIERE I GIOIELLI IN ALPACCA PILGIÒ
Scegliere Pilgiò significa affidarsi a un laboratorio milanese in cui la tradizione orafa incontra la ricerca sui materiali: l’alpacca – riflesso d’argento a un prezzo democratico – viene elevata a metallo d’eccellenza grazie a lavorazioni sartoriali e finiture high-tech.
I motivi che rendono un gioiello in alpacca Pilgiò un acquisto distintivo e duraturo sono:
- Luce argentea senza compromessi
- Placcatura Bright-Rhodium o clear-PVD che mantiene per anni il “super-specchio” e blocca ogni traccia di opacità.
- Patina Vintage-Antique controllata per chi ama le nuance rétro che evolvono con il tempo.
- Artigianato milanese certificato
- Modellazione artigianale, dal primo schizzo al prototipo fisico ottenuto con la tecnica più adatta, seguita da saldature micro-TIG invisibili e lucidature diamantate: ogni fase è firmata dall’orafo responsabile e tracciata tramite una discreta marcatura digitale che collega il gioiello al suo dossier di lavorazione.
- Controlli XRF, gloss-meter e test nebbia salina garantiscono uniformità di lega, finitura e resistenza.
- Ipoallergenicità e comfort superiori
- Variante Ni-Safe e rivestimenti protettivi conformi a EN 1811: nickel-release sotto la soglia di sensibilizzazione, ideale per pelli delicate e piercing.
- Spessori studiati (≥ 0,8 mm) per un equilibrio perfetto tra presenza al tatto e leggerezza al quotidiano.
- Personalizzazione sartoriale
- Palette cromatica ampia: oro rosa, oro giallo, black-ice o combinazioni multitone PVD.
- Incisioni laser profonde, micro-castone per gemme di laboratorio o pietre naturali – ogni dettaglio disegnato su misura.
- Sostenibilità concreta
- Oltre il 70 % di alpacca proviene da riciclo certificato; processi interni a basso impatto e packaging eco-design in cartone FSC.
- Programma “Service Pilgiò” gratuito nei primi 24 mesi: refresh rodio/PVD e flash-polish che prolungano la vita del gioiello riducendo sprechi.
- Valore accessibile, prestigio percepito
- Densità 8,6 g/cm³ che conferisce una “presenza premium” paragonabile all’argento, ma a un costo decisamente inferiore.
- Rapporto qualità-prezzo insuperabile: finiture di fascia alta e protocolli di prova tipici dell’orologeria di lusso.
- Assistenza post-vendita dedicata
- Check-up annuale con report fotografico, gloss-test e consigli personalizzati di manutenzione.
- Revisione gratuita di saldature, lucidature e micro-regolazioni di misura entro il secondo anno.
Un gioiello in alpacca Pilgiò è molto più di un accessorio: è il simbolo di una visione urban-luxury che combina saper fare artigiano, innovazione di superficie e responsabilità ambientale.
Indossarlo significa portare con sé la luce di Milano e la sicurezza di un pezzo pensato per accompagnarti, brillante e senza tempo, in ogni dettaglio della tua storia.
FAQ – DOMANDE FREQUENTI SUI GIOIELLI IN ALPACCA
Ecco una rapida panoramica delle domande che i nostri clienti pongono più spesso sui gioielli in alpacca: sfoglia la tabella per trovare risposte chiare e consigli pratici su cura, utilizzo e caratteristiche del materiale.
Domanda | Risposta sintetica |
---|---|
1. L’alpacca annerisce o cambia colore? | La lega è stabile; può formarsi una lieve patina grigio-chiara se esposta a umidità acida, facilmente rimovibile con panno microfibra o un leggero polish. Un rivestimento rodio / PVD la mantiene brillante per anni. |
2. Contiene nichel: è sicura per pelli sensibili? | Le varianti Ni-Safe riducono il nichel ≤ 9 % e, con rivestimenti protettivi, rispettano la norma EN 1811 (< 0,2 µg/cm² · settimana). In caso di allergie gravi, scegliere pezzi Ni-Safe rivestiti. |
3. Posso indossarla in mare o in piscina? | Sì: l’alpacca resiste bene a cloro e sale. Risciacqua in acqua dolce, asciuga con panno morbido e la lucentezza resterà intatta. |
4. Si graffia facilmente? | Con durezza Mohs ≈ 3,5 è più dura dell’argento 925 ma meno dell’acciaio. I micro-graffi si eliminano con un flash-polish diamantato in atelier o con una pasta non abrasiva. |
5. Come la pulisco a casa? | Panno microfibra per l’uso quotidiano. Una volta al mese: acqua tiepida + sapone neutro, spazzolino morbido nelle scanalature, risciacquo e asciugatura a tampone. |
6. Il rivestimento rodio / PVD dura? | Lo strato (≈ 0,3 µm) è molto resistente; con uso intensivo può assottigliarsi dopo 1-2 anni. Il refresh è rapido ed economico, spesso gratuito entro i 24 mesi. |
7. Si può ridimensionare un anello in alpacca? | Fino a ± 1,5 taglie mediante micro-TIG o saldatura laser; per variazioni maggiori conviene rifabbricare il pezzo per garantirne la solidità. |
8. Qual è la differenza principale rispetto all’argento 925? | Aspetto simile ma prezzo più accessibile; l’alpacca è leggermente più dura, mentre l’argento è totalmente privo di nichel ma richiede lucidature più frequenti per il tarnish. |
9. L’alpacca è magnetica? | È paramagnetica: non attira polvere metallica e non interferisce con carte di credito o dispositivi elettronici. |
10. Posso far montare pietre o smalti? | Sì: la duttilità della lega permette incastonature tradizionali e lavorazioni a smalto a fuoco; le placcature protettive vengono applicate a lavoro finito. |
11. Quanto pesa rispetto all’acciaio o all’oro? | Densità ~8,6 g/cm³ (più leggera dell’acciaio, circa 1/3 del peso dell’oro 18 kt a parità di volume). Percezione premium senza eccesso di massa. |
12. Che manutenzione professionale è consigliata? | Un check-up annuale: ultrasuoni, flash-polish e, se necessario, refresh rodio/PVD o riequilibrio dell’ossidazione vintage. Mantiene brillantezza e comfort nel tempo. |
Pronto a indossare la luce argentea dell’alpacca? Contattaci per una consulenza e scopri come Pilgiò può trasformare la tua visione in un gioiello iconico e sostenibile.