GIOIELLI IN ARGENTO FATTI A MANO
L’argento è stato, fin dall’antichità, sinonimo di luce lunare, eleganza e duttilità.
Nei laboratori artigianali Pilgiò l’argento diviene narrazione personale: ogni anello, collana o bracciale custodisce ricordi di famiglia, promesse d’amore e desiderio d’unicità.
Per rendere omaggio a questo materiale dalle infinite sfumature, Pilgiò ha ideato la linea Argento Vivo, collezione che incarna la visione ufficiale dell’Oreficeria artigianale Pilgiò nei confronti dell’argento.
A differenza dell’argento tradizionale, lucido a specchio, l’argento Pilgiò può presentare texture materiche, superfici martellate o ossidazioni controllate, esaltate tramite finiture selettive (argento lucido, satinato, brunito, nero, ecc.).
In questa scheda scoprirai tutto ciò che serve, dalla composizione chimica alla manutenzione, per scegliere consapevolmente il tuo prossimo gioiello in argento artigianale fatto interamente a mano, dalla fusione alla lucidatura finale.
CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’ARGENTO
In questa sezione troverai le informazioni tecniche sulla composizione e le caratteristiche dell’argento usato nella gioielleria artigianale Pilgiò.
Composizione, purezza e leghe
- Argento puro (Ag 999/1000)
Tenero (Mohs ≈ 2,5) e duttilissimo, fonde a 961 °C. Viene impiegato per dettagli filigranati o lamine decorative, ma richiede rinforzi strutturali se usato da solo in gioielli soggetti a urti o piegature. - Argento sterling 925
92,5 % argento + 7,5 % rame. È lo standard italiano perché offre il miglior equilibrio fra lucentezza, resistenza meccanica e facilità di saldatura. Fonde intorno a 925 °C; la piccola quota di rame ne accentua la robustezza senza alterarne troppo il colore. - Argento 950
95 % argento + 5 % rame. Leggermente più “nobile”, restituisce un bianco più brillante e una conducibilità termica superiore, utile nelle microfusione. È però un po’ più tenero dello 925, quindi si preferisce per pezzi di pregio che non subiranno sollecitazioni quotidiane intense. - Argento palladiato (Ag + Pd) — nickel-free
L’aggiunta di palladio sostituisce il rame, conferendo un tono bianco-freddo che ossida molto più lentamente. Ideale per chi desidera un argento che mantenga a lungo la brillantezza senza necessità di rodiatura, e per pelli ultrasensibili grazie all’assenza totale di nichel.
Queste diverse leghe consentono a Pilgiò di calibrare colore, durezza e resistenza all’ossidazione, offrendo finiture che vanno dal “mirror-polish” alle patine brunite, garantendo durabilità e personalizzazione cromatica per ogni stile di gioiello.
DENSITÀ, DUREZZA E DURABILITÀ DELL’ARGENTO
Parametri fisici essenziali che plasmano comfort, robustezza e longevità nei gioielli in argento firmati Pilgiò:
- Densità: 10,49 g/cm³ – volumi generosi senza peso eccessivo su polso, collo o lobi.
- Durezza Mohs: Argento puro (Ag 999) ≈ 2,5–3 → tenero, ideale per filigrane o lamine decorative; Argento 925 (sterling) ≈ 3–3,2 → robusto per l’uso quotidiano, graffi rimovibili con semplice lucidatura.
- Resistenza meccanica: il 7,5 % di rame nella lega 925 aumenta la tenacità senza alterare il colore, facilitando tecniche artigianali come cera persa e martellatura.
- Ossidazione (tarnish): patina grigio-nera dovuta a zolfo e umidità; torna brillante in pochi minuti con panni antiossidanti o ultrasuoni, senza perdita di metallo.
- Conducibilità termica ed elettrica: la più alta fra i metalli preziosi, permette saldature rapide che non surriscaldano pietre o micro-dettagli, preservando l’integrità del gioiello.
- Riparabilità e longevità: deformazioni minori si raddrizzano facilmente; le leghe palladiate riducono ulteriormente la necessità di manutenzione frequente.
L’argento offre leggerezza, lucentezza rinnovabile e sufficiente resistenza per garantire gioielli Pilgiò destinati a durare e ad accompagnare la tua storia.
PUNTO DI FUSIONE E LAVORABILITÀ DELL’ARGENTO
Temperature di fusione, plasticità e conducibilità determinano la libertà creativa e la qualità strutturale dei gioielli artigianali Pilgiò:
- Punto di fusione: 961 °C per Ag 999; 925–930 °C per Ag 925 – margine sicuro che permette microfusione sottovuoto con dettagli nitidi e porosità ridotta.
- Fluidità in colata: viscosità minima sopra i 1 000 °C – riempie stampi complessi senza inclusioni, perfetta per cera persa.
- Malleabilità e duttilità: un grammo può diventare filo di 1,8 km o foglio di 1 m² – facilita filigrana, granulazione, battitura e pieghe estreme.
- Comportamento in saldatura: brasatura a 630–760 °C – giunzioni rapide con minimi rischi per pietre termolabili e smalti artistici.
- Conducibilità termica: la più alta tra i metalli preziosi – dissipa calore localmente, evitando deformazioni durante saldature laser o a cannello.
- Compatibilità con lavorazioni a freddo: incrudimento controllabile con brevi ricotture – consente martellature e piegature ripetute senza fratture.
- Finiture superficiali: accetta lucidature specchio, satinature, ossidazioni controllate o patine artistiche senza micro-cricche.
Il punto di fusione moderato e la straordinaria duttilità dell’argento consentono a Pilgiò di forgiare geometrie complesse, saldare in sicurezza e rifinire superfici con texture uniche e durature.
TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE PROPRIETÀ TECNICHE DELL’ARGENTO
Proprietà |
Valori / Specifiche |
Implicazioni per la gioielleria Pilgiò |
Densità |
10,49 g/cm³ |
Volumi generosi senza peso eccessivo su polso, collo o lobi. |
Durezza (Mohs) |
Ag 999 ≈ 2,5 – 3 · Ag 925 ≈ 3 – 3,2 |
Ag 925 garantisce robustezza per l’uso quotidiano; graffi rimovibili con semplice lucidatura. |
Punto di fusione |
961 °C (Ag 999) · 925 – 930 °C (Ag 925) |
Microfusione sottovuoto con dettagli nitidi e porosità ridotta. |
Fluidità in colata |
Viscosità minima sopra 1 000 °C |
Riempie stampi complessi, ideale per tecnica a cera persa. |
Malleabilità & duttilità |
1 g → filo 1,8 km / foglio 1 m² |
Filigrana, granulazione, battitura e pieghe estreme senza fratture. |
Resistenza meccanica |
+7,5 % rame in Ag 925 |
Tenacità elevata senza alterare il colore, adatta a lavorazioni artigianali. |
Ossidazione (tarnish) |
Patina grigio-nera da zolfo/umidità |
Rimozione rapida con panni antiossidanti o ultrasuoni, senza perdita di metallo. |
Conducibilità termica / elettrica |
Più alta fra i metalli preziosi |
Dissipa calore durante saldature laser o a cannello, proteggendo pietre e dettagli. |
Comportamento in saldatura |
Brasatura 630 – 760 °C |
Giunzioni rapide con rischio minimo per gemme termolabili e smalti. |
Compatibilità con lavorazioni a freddo |
Incrudimento reversibile con brevi ricotture |
Martellature e piegature ripetute senza micro-criccature. |
Riparabilità e longevità |
Deformazioni minori facilmente raddrizzabili |
Manutenzione semplice; leghe palladiate riducono interventi futuri. |
Finiture superficiali |
Mirror-polish, satinato, ossidato, patine artistiche |
Ampia gamma di texture stabili e personalizzabili nel tempo. |
ORIGINE E PROVENIENZA DELL’ARGENTO
L’argento arriva sul mercato attraverso un mix di estrazione mineraria, recupero metallurgico e riciclo urbano:
- Miniere primarie: distretti di Zacatecas e Chihuahua (Messico), Yunnan e Henan (Cina), Cerro de Pasco (Perù), Cannington in Queensland (Australia), Magadan e Yakutia (Russia) – filoni a cielo aperto o sotterranei spesso associati a piombo-zinco e rame.
- Depositi alluvionali storici: pagliuzze e pepite recuperate lungo fiumi andini, corsi d’acqua dell’Alaska e dell’Estremo Oriente russo mediante draghe o tecniche manuali.
- Sottoprodotto metallurgico: circa il 50 % dell’argento mondiale proviene dalla raffinazione elettrolitica di minerali di rame, piombo e zinco in grandi impianti smelter.
- Riciclo urbano: gioielli dismessi, componenti elettronici, lastre radiografiche e batterie alimentano una filiera secondaria che copre oltre il 20 % del fabbisogno globale.
La disponibilità di argento dipende da un equilibrio fra grandi giacimenti minerari, processi metallurgici di recupero e un riciclo urbano sempre più rilevante.
STORIA DELL’ARGENTO NELLA GIOIELLERIA
L’argento accompagna la civiltà da oltre cinque millenni, evolvendo tecniche e forme secondo i gusti di ogni epoca:
- III millennio a.C. — Mesopotamia e Creta: coppe e amuleti in argento sbalzato; i Minoici eccellono nella filigrana fine.
- Antico Egitto: bracciali d’argento dedicati a Iside, considerato “oro bianco” per il suo splendore lunare.
- Grecia classica e Roma imperiale: monete (dracme, denari) e ornamenti cesellati; nascono le prime punzonature ufficiali per garantirne la purezza.
- Alto Medioevo: botteghe longobarde e bizantine impreziosiscono reliquiari con lastre d’argento niellate.
- XIII–XIV secolo — Corporazioni orafe europee: Firenze, Parigi e Norimberga fissano titoli minimi (in Italia 11⁄12) e statuti per i maestri argentieri.
- Rinascimento: la filigrana veneziana diventa iconica; cesello e bulino raggiungono una raffinatezza micrometrica.
- Barocco e Rococò: candelabri, tabacchiere e parure con volute opulente, spesso placcate in vermeil (argento dorato).
- XIX secolo — Età Vittoriana: cammei e gioielli sentimentali ossidati a contrasto con pietre scure (jet, onice).
- 1890–1930 — Art Nouveau & Art Déco: linee floreali sinuose, smalti plique-à-jour, poi geometrie e smalti bianchi/neri che esaltano l’argento lucido.
- Modernismo del dopoguerra: scultori-gioiellieri (Möbius, Georg Jensen) sperimentano superfici martellate e forme organiche in argento sterling.
- XXI secolo: minimalismo, patine ossidate controllate, uso di argento riciclato e tecniche digitali (stampa 3D, sinterizzazione laser) integrate al saper fare artigianale.
L’argento ha attraversato culture e stili restando materiale d’elezione per chi ricerca luminosità, duttilità e un linguaggio estetico in continua evoluzione.
EVOLUZIONE DELLO STILE ARTIGIANALE
Dall’arte rinascimentale alle tecniche digitali contemporanee, l’argento riflette l’estetica di ogni epoca:
- Rinascimento (XVI secolo): cesello raffinato e filigrana veneziana, motivi floreali e mitologici ispirati a Cellini.
- XIX secolo & Art Nouveau (1890–1910): linee sinuose, smalti plique-à-jour, ossidazioni leggere per volumi morbidi; bracciali serpentiformi e pendenti a libellula.
- Art Déco (1920–1939): geometrie pure, superfici a specchio, abbinamenti di argento con onice, smalti bianco/nero e pietre taglio baguette.
- Modernismo & Mid-Century (1940–1970): texture martellate, forme organiche scultoree, gioielli modulabili; maestri nordici come Georg Jensen ridefiniscono l’argento come arte indossabile.
- XXI secolo: minimalismo essenziale, patine ossidate controllate, impiego di argento riciclato; stampa 3D e sinterizzazione laser integrano la maestria manuale.
L’argento si dimostra una tela duttile e sempre attuale, pronta a reinventarsi con i linguaggi creativi del futuro.
TECNICHE DI LAVORAZIONE ARTIGIANALE DELL’ARGENTO
Dal disegno iniziale al tocco finale, l’argento attraversa una serie di passaggi eseguiti interamente a mano:
- Progettazione: bozzetto/CAD, proporzioni e incassature
- Modello in cera: stampa 3D o intaglio manuale
- Microfusione sottovuoto: colata Ag 925 a 925–930 °C
- Pulitura & limatura: rimozione canali, rifinitura volumi
- Incassatura pietre: montaggio microscopico, griffe/castoni
- Saldatura: laser o cannello 630–760 °C
- Finitura: lucidatura, satinatura, martellatura, ossidazione
- Controllo qualità: misure, prova indosso, punzone 925
Queste tecniche tradizionali integrate a strumenti moderni garantiscono gioielli in argento resistenti, esteticamente impeccabili e personalizzabili in ogni dettaglio
TECNICHE DI LAVORAZIONE ARTIGIANALE NEL LABORATORIO PILGIÒ A MILANO
Nel laboratorio milanese Pilgiò, ogni gioiello in argento prende forma attraverso passaggi interamente manuali, pensati per unire tradizione orafa e precisione contemporanea:
- Progettazione condivisa: bozzetto a mano o modellazione CAD insieme al cliente per definire proporzioni, volumi e incassature.
- Modello in cera: stampa 3D ad alta risoluzione oppure intaglio manuale su cera verde per un prototipo tattile accurato.
- Microfusione sottovuoto: colata di argento 925 riciclato certificato a 925–930 °C, minimizzando porosità e inclusioni.
- Pulitura e limatura: rimozione dei canali di colata e sagomatura millimetrica con lime svizzere e carte abrasive graduate.
- Saldatura laser: giunzioni a bassa temperatura (≈ 650 °C) che preservano dettagli, ossidazioni e gemme termolabili.
- Incassatura microscopica: castoni, griffe o binari ribattuti sotto microscopio 40× per ancorare pietre con precisione chirurgica.
- Finitura personalizzata: lucidatura specchio, satinatura seta, martellatura organica o ossidazione nera per texture uniche.
- Punzonatura 925–123 VI: marchio di titolo e codice identificativo Pilgiò, garanzia di autenticità e tracciabilità completa.
- Ispezione finale: controllo dimensionale, prova d’indosso e rilascio del certificato di garanzia.
Il risultato è un gioiello Pilgiò in argento unico, etico e destinato a durare: una sintesi perfetta tra heritage orafo milanese e design su misura per la tua storia personale.
FINITURE DELL’ARGENTO
Ogni superficie in argento viene “vestita” con trattamenti manuali che ne scolpiscono la luce e la personalità:
- Lucidatura a specchio: levigatura multilivello fino al riflesso speculare, ideale per esaltare volumi netti e giochi di luce.
- Satinatura seta: micro-graffi paralleli realizzati con tele finissime, che diffondono una luminosità morbida e vellutata.
- Martellatura organica: colpi controllati di martello che creano irregolarità vibranti, autentico segno della mano dell’orafo.
- Ossidazione nera: patina ottenuta con solfuro d’argento, accentua incavi e rilievi per un contrasto grafico deciso.
- Cesello & bulino: motivi ornamentali incisi a mano, rilievi e ombre che impreziosiscono il metallo con dettagli scultorei.
Queste finiture permettono a ogni gioiello Pilgiò di esprimere dal minimalismo speculare alla matericità più audace, garantendo al tempo stesso protezione e fascino duraturo.
VANTAGGI DEI GIOIELLI IN ARGENTO
L’argento coniuga eleganza accessibile e performance tecniche, offrendo numerosi benefici a chi cerca un pezzo artigianale da indossare ogni giorno:
- Prezzo & valore intrinseco: costo inferiore all’oro ma quotazione in crescita costante, ideale per collezionare design artigianali senza compromessi sul metallo nobile.
- Leggerezza confortevole: densità 10,49 g/cm³ — volumi importanti senza affaticare polsi, lobi o collo, perfetto per statement pieces.
- Versatilità estetica: superficie immune alla ruggine e capace di accogliere lucidature specchio, satinature vellutate, patine nere o blu; si abbina a qualsiasi pietra o outfit.
- Ipoallergenicità naturale: proprietà antibatteriche dell’argento unite a leghe palladiate nickel-free Pilgiò, adatte anche alle pelli ultra-sensibili.
- Manutenzione semplice: l’ossidazione superficiale (tarnish) si rimuove con un panno antiossidante in pochi secondi, riportando la brillantezza originale.
- Sostenibilità: oltre 70 % di argento riciclato certificato riduce l’impatto ambientale; il metallo è infinitamente rifondibile senza perdita di qualità.
- Durabilità & riparabilità: graffi e piccole deformazioni si lucidano o raddrizzano senza perdita di massa, garantendo gioielli destinati a passare di generazione in generazione.
Scegliere l’argento Pilgiò significa indossare un metallo nobile, leggero e sostenibile che unisce comfort quotidiano, ampia personalizzazione estetica e un eccellente rapporto qualità-prezzo.
RESISTENZA ALL’USURA E IPOALLERGENICITÀ DELL’ARGENTO
L’argento, soprattutto nella lega sterling 925, abbina una buona robustezza quotidiana a un’elevata tollerabilità cutanea:
- Durezza Mohs ottimale: l’aggiunta del 7,5 % di rame porta la durezza a circa 3,2, riducendo graffi e piccole ammaccature rispetto all’argento puro.
- Tarnish superficiale: la patina grigio-nera dovuta a zolfo e umidità intacca solo lo strato esterno; un panno antiossidante o un bagno a ultrasuoni ripristina in pochi minuti la brillantezza originale.
- Leghe nichel-free: varianti palladiate (Ag + Pd) eliminano completamente il nichel, principale responsabile di dermatiti da contatto, e rallentano l’ossidazione naturale.
- Proprietà antibatteriche naturali: gli ioni Ag⁺ inibiscono la proliferazione microbica, rendendo sicuro l’uso su fori auricolari o pelli sensibili.
- Riparabilità e lunga vita: graffi e deformazioni leggere si lucidano o si raddrizzano senza perdita di metallo; l’argento può essere rifinito infinite volte, prolungandone la durata su più generazioni.
L’argento offre una combinazione di resistenza sufficiente per l’uso quotidiano, facile manutenzione e ipoallergenicità, rendendolo una scelta eccellente per gioielli destinati a comfort e bellezza duraturi.
COME RICONOSCERE LA QUALITÀ DELL’ARGENTO
Per valutare se un gioiello o un oggetto in argento è autentico e di buona qualità bastano alcuni controlli mirati:
- Punzonatura di titolo: cerca i numeri 925, 950 o 999 impressi insieme a un marchio di identificazione del produttore; in Italia la punzonatura è obbligatoria sopra 1 g.
- Assenza di magnetismo: l’argento non è magnetico; se un magnete aderisce, la lega contiene metalli estranei o la placcatura è sottile.
- Peso e densità: a parità di volume l’argento è più pesante di acciaio o leghe di rame; un oggetto insolitamente leggero può indicare riempitivi o placcature.
- Colore e riflesso: l’argento vero ha un bianco neutro con riflessi leggermente caldi; cromie troppo fredde o azzurrate possono svelare rodio su base diversa.
- Tarnish naturale: l’autentico argento tende a scurirsi in superficie a contatto con zolfo e umidità; se non ossida mai, potrebbe trattarsi di acciaio o lega cromata.
- Test acido o nitrito: una goccia di reagente specifico su area nascosta vira al rosso-bruno per l’argento 925; prudenza e protezioni sono indispensabili.
- Suono “chiaro”: se picchiettato con un oggetto duro, l’argento emette un tintinnio alto e pulito, diverso dal suono sordo di acciaio o alpacca.
- Certificato e provenienza: preferisci rivenditori che rilasciano fattura o certificato di titolo, garanzia di tracciabilità e assistenza post-vendita.
La combinazione di marchi legali, prove fisiche e verifiche chimiche consente di distinguere un vero argento di qualità da imitazioni o leghe di minor pregio.
QUALITÀ DELL’ARGENTO PILGIÒ
Pilgiò garantisce ogni creazione con il punzone 925-123 VI, certificati di titolo e tracciabilità RJC, e documentazione fotografica di tutte le fasi di lavorazione.
L’uso prevalente di argento riciclato certificato, i test chimico-fisici interni e l’ispezione microscopica finale assicurano che la lega rispetti esattamente gli standard dichiarati.
Il cliente riceve così non solo un gioiello autentico, ma anche assistenza post-vendita – lucidature, controlli castoni e verifiche gratuite – che conferma l’affidabilità di Pilgiò in termini di qualità, trasparenza e responsabilità.
MANUTENZIONE E CURA DEI GIOIELLI IN ARGENTO
Una routine semplice mantiene l’argento brillante e ne prolunga la vita:
- Pulizia domestica (ogni 2 mesi): immersione in acqua tiepida + sapone neutro per 10 min, spazzolino a setole morbide, risciacquo e asciugatura con panno in microfibra.
- Panno antiossidante: passata veloce dopo l’uso per rimuovere impronte e rallentare il tarnish.
- Detersione professionale (annuale): ultrasuoni 40 kHz, lucidatura tri-fase (sisal, feltro, cotone) e, se necessario, ri-ossidazione o rodiatura.
- Stoccaggio corretto: bustine anti-tarnish o scatole foderate, pezzi separati per evitare graffi da contatto.
- Evitare sostanze aggressive: cloro concentrato, cosmetici, profumi e detergenti alcalini accelerano l’ossidazione; indossare i gioielli per ultimi e toglierli prima di nuoto o lavori domestici.
- Ripristino graffi: leggero polishing con pasta dedicata o lucidatura in laboratorio senza perdita di metallo.
Con queste accortezze, l’argento mantiene lucentezza e integrità strutturale per decenni, pronto a essere indossato e tramandato senza perdere fascino.
MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEL TUO ARGENTO DA PILGIÒ
Nel laboratorio di via Milano ogni gioiello in argento ritorna come nuovo grazie a un percorso di cura completo e documentato:
- Check-up annuale gratuito (primi 24 mesi): verifica microscopica di castoni, saldature e finiture, con rilascio di report tecnico.
- Detersione a ultrasuoni 40 kHz: rimozione profonda di residui organici e ossidazioni leggere senza intaccare pietre o smalti.
- Lucidatura tri-fase: spazzole in sisal, feltro e cotone per restituire il riflesso speculare originale o la satinatura seta richiesta.
- Ri-ossidazione o rodiatura selettiva: ripristino di patine nere o film rodiato bianco/nero per protezione e contrasto cromatico.
- Raddrizzatura e micro-riparazioni: correzione di deformazioni leggere, lucidatura di graffi e serraggio griffe senza perdita di metallo.
- Sigillo 925–123 VI e data servizio: punzone supplementare che attesta il passaggio in laboratorio e garantisce la tracciabilità degli interventi.
- Servizio express 48 h (su appuntamento): interventi prioritari per cerimonie o ricorrenze, con consegna sicura e assicurata.
Grazie a queste procedure dedicate, Pilgiò assicura brillantezza, sicurezza d’uso e lunga vita ai tuoi gioielli, offrendo un’assistenza post-vendita che li accompagna per tutta la loro storia.
PERCHÉ SCEGLIERE I GIOIELLI IN ARGENTO PILGIÒ
Pilgiò unisce tradizione milanese, innovazione e responsabilità etica per offrire creazioni in argento che superano il semplice ornamento:
- Design esclusivo: texture martellate, finiture ossidate o speculari e volumi scultorei studiati pezzo per pezzo.
- Artigianalità integrale: lavorazioni interamente manuali — dalla modellazione in cera alla saldatura laser — che garantiscono dettagli micrometrici.
- Argento certificato: lega 925 o palladiata nickel-free proveniente da fornitori RJC e riciclato per oltre il 70 %, punzonato 925-123 VI.
- Personalizzazione totale: scelta di finitura, patina, incassatura e incisione per trasformare il cliente in co-autore del gioiello.
- Sostenibilità concreta: filiera corta a emissioni ridotte, permuta verde del vecchio argento e recupero integrale delle limature di laboratorio.
- Assistenza a vita: lucidature, controlli castoni e ri-ossidazioni gratuite nei primi 24 mesi; servizio express 48 h su richiesta.
- Valore nel tempo: combinazione di metallo nobile, design non replicabile e documentazione fotografica di lavorazione che tutela autenticità e rivendibilità.
Scegliere Pilgiò significa indossare un gioiello etico, personalizzato e destinato a raccontare la tua storia con luce e carattere che durano nel tempo.
DOMANDE FREQUENTI SUI GIOIELLI IN ARGENTO: FAQ
Domanda |
Risposta |
Che differenza c’è tra argento 925 e 999? |
Il 999 è quasi puro ma troppo morbido; il 925 (92,5 % Ag + 7,5 % rame) è più resistente e adatto all’uso quotidiano. |
Perché l’argento annerisce? |
A contatto con zolfo e umidità forma solfuro d’argento superficiale (tarnish) che si rimuove facilmente con un panno antiossidante. |
L’argento è ipoallergenico? |
Sì, di norma; scegli leghe nickel-free o palladiate se hai una sensibilità cutanea elevata. |
Posso fare la doccia con un gioiello in argento? |
L’acqua non lo danneggia, ma saponi e shampoo accelerano l’ossidazione: asciugalo bene dopo. |
Il cloro rovina l’argento? |
Il cloro non corrode l’argento ma può accelerare il tarnish; meglio togliere i gioielli in piscina. |
Come pulisco l’argento a casa? |
Immergi in acqua tiepida e sapone neutro, spazzola delicatamente, risciacqua e asciuga con microfibra. |
Ogni quanto va lucidato professionalmente? |
In genere una volta l’anno; più spesso se lo indossi tutti i giorni. |
Che cosa significa “palladiato”? |
Una lega Ag + Pd, nickel-free, più bianca e lenta a ossidarsi rispetto al classico sterling. |
L’argento è magnetico? |
No: se un magnete lo attrae, il pezzo non è argento puro o è placcato. |
Che valore ha l’argento usato? |
Viene quotato a peso sul fixing del giorno, meno le spese di affinazione. |
Si può cambiare la misura di un anello in argento? |
Sì, l’argento si allarga o stringe facilmente con un saldatore esperto. |
È possibile rodiarlo come l’oro bianco? |
Sì, si può applicare un sottile strato di rodio per aumentare brillantezza e protezione. |
L’argento si graffia facilmente? |
Più dell’oro 18 kt ma meno del rame; i graffi si lucidano in pochi minuti. |
Quali pietre stanno meglio con l’argento? |
Onice, turchese, ametista, topazio azzurro, zirconi bianchi e opali contrastano bene con il suo colore neutro. |
Che punzonature deve avere un gioiello in Italia? |
Il titolo (925, 950 o 999) e il codice numerico + sigla provincia del produttore. |
Come si conserva l’argento quando non lo indosso? |
In bustine anti-tarnish o scatole foderate, lontano da luce e umidità. |
Si può patinare l’argento in altri colori? |
Sì, con ossidazioni controllate si ottengono toni nero, grigio, blu-acciaio o iridescenti. |
L’argento riciclato è di qualità inferiore? |
No, il processo di raffinazione riporta il metallo alla purezza originale. |
Che differenza c’è tra placcatura in argento e argento massiccio? |
La placcatura è uno strato sottilissimo su metallo base; l’argentomassiccio è argento a tutta sezione, più durevole e riparabile. |
Quanto pesa l’argento rispetto all’oro? |
Circa la metà: densità 10,49 g/cm³ contro 19,32 g/cm³. |
Si può saldare l’argento senza lasciare segni? |
Con saldatura laser o brasatura fine i giunti risultano quasi invisibili. |
Che cura richiede un gioiello ossidato nero? |
Evita abrasivi: usa acqua e sapone o panno morbido per non rimuovere la patina. |
L’argento può cambiare colore permanentemente? |
No, l’ossidazione è superficiale e reversibile; solo patine chimiche intenzionali sono stabili finché non vengono lucidate. |
Come riconosco una falsificazione in alpacca? |
L’alpacca è magnetica, più leggera e tende a ingiallire; inoltre manca il punzone 925. |
Posso indossare l’argento con il sudore? |
Il sudore accelera il tarnish, ma non danneggia il metallo; pulisci e asciuga dopo l’uso sportivo. |
Cosa fare se l’argento diventa verde? |
L’argento non diventa verde: quel colore indica rame o ottone sottostante in un pezzo placcato. |
Che differenza c’è tra satinatura e sabbiatura? |
La satinatura crea graffi finissimi paralleli, la sabbiatura usa microsfere per un effetto opaco uniforme. |
Posso mettere l’argento in lavastoviglie? |
Sconsigliato: detergenti aggressivi e alte temperature oscurano e macchiano il metallo. |
L’argento è adatto a un piercing? |
Meglio titanio o acciaio chirurgico; l’argento può ossidarsi all’interno dei tessuti. |
L’argento attira la fortuna secondo la tradizione? |
In molte culture simboleggia la luna e la protezione; anticamente si pensava tenesse lontani gli spiriti maligni. |
Gli ultravioletti rovinano l’argento? |
No, ma la luce solare accelera l’ossidazione sulle superfici esposte. |
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