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Gioielli di Ricerca Artigianali made in Italy

GIOIELLI CON PIETRA LAVICA (LAVA) FATTI A MANO


Scopri i gioielli fatti a mano di Pilgiò con inclusioni di Pietra Lavica (Lava), l’uomo è rimasto affascinato dall’antica danza delle energie terrestri che, nel profondo del mantello planetario, plasmano masse incandescenti di magma.

Quando queste masse raggiungono la superficie e si raffreddano, si trasformano nella solida, porosa e misteriosa pietra lavica.

Ciascun frammento di lava solidificata racchiude in sé la memoria di un istante geologico – il fragore sotterraneo, l’esplosione fumante, il lento scorrere di fiumi incandescenti – e porta impressa la traccia delle bolle di gas intrappolate nella sua matrice.

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È questa unicità, fatta di texture ruvida, di cavità naturali e di sottili riflessi metallici, che rende ogni pezzo di pietra lavica diverso da qualsiasi altro, autentica impronta del fuoco primordiale.

Nei laboratori Pilgiò, il processo di trasformazione della grezza pietra lavica in gioiello è un rito artigianale che unisce rigore tecnico e poesia creativa: la selezione dei monoliti si basa sulla ricerca delle forme più armoniose e delle variazioni cromatiche più intense, mentre il taglio e la levigatura – eseguiti con dischi diamantati a bagnomaria e frese di precisione – preservano intatte le bolle e i pori che testimoniano l’origine vulcanica.

Ogni operazione manuale, dalla spazzolatura delicata alla creazione del modello, è studiata per far emergere le vene minerali e le sfumature grigie o bruno-nerastre, senza alterare la struttura spontanea del materiale.

L’incastonatura a cera persa rappresenta il culmine di questo percorso: il metallo scelto – dalle calde tonalità del bronzo brunito al fascino classico dell’oro, passando per la lucentezza severa dell’argento ossidato – abbraccia il frammento di pietra lavica senza nasconderne le asperità o includendola in più sezioni nel pezzo.

Il risultato è un equilibrio tra la forza arcaica della roccia e l’eleganza delle finiture, un incontro di due nature che dialogano nel design, creando un’opera capace di catturare lo sguardo e risuonare al tatto.

Indossare un gioiello con inclusioni di pietra lavica Pilgiò significa portare con sé un frammento di storia geologica, un segno tangibile del legame fra il sottosuolo e la superficie terrestre, fra la materia primordiale e l’estro contemporaneo dell’oreficeria.

È un’esperienza sensoriale che mescola l’antico al moderno, l’energia bruta al dettaglio raffinato, trasformando il peso della lava in un accessorio leggero e vivace, capace di raccontare ogni giorno la meraviglia di un processo naturale che continua, invisibile ma incessante, a modellare il nostro pianeta.

L’Arte di Forgiare Lava e Metalli Preziosi

Presso l’Oreficeria Pilgiò, la pietra lavica – residuo solido di magma incandescente – incontra l’eleganza dei metalli preziosi per dar vita a gioielli in cui la forza primordiale del pianeta abbraccia la raffinatezza umana.

Selezionati con cura i frammenti più ricchi di porosità e di venature naturali, gli artigiani li plasmano con dischi diamantati e frese di precisione, preservandone ogni bolla di gas intrappolata e ogni rilievo irregolare.

Successivamente, il metallo – bronzo brunito, ottone anticato, titanio sabbiato o argento ossidato – viene fuso a cera persa, avvolgendo il grezzo senza forzarlo, creando un incastro meccanico che ne esalta la forma organica oppure usando la pietra lavica in sostituzione al diamante.

La fusione avviene a temperature controllate, così da armonizzare il calore senza compromettere la struttura ceramica.

La rifinitura è un inno al dettaglio: levigature selettive eliminano soltanto le asperità indispensabili per il comfort, mentre la lucidatura mirata del metallo disegna punti luce attorno al cuore lavico.

Il risultato è un gioiello capace di catturare l’energia vulcanica e trasmetterla attraverso la brillantezza dei metalli preziosi, un’emozione da indossare che unisce la forza del fuoco alla luce dell’oreficeria.


GIOIELLI CON PIETRA LAVICA SECONDO PILGIÒ

La pietra lavica è il risultato di un viaggio dal cuore del vulcano fino alla superficie terrestre: un materiale che conserva la forza primordiale del magma e la racconta attraverso texture uniche e porosità naturali.

  1. Materia primordiale
    Ogni frammento di lava solidificata porta con sé bolle di gas e vene minerali, testimoni silenziosi di un’energia che ha plasmato il paesaggio terrestre.
  2. Selezione artigianale
    I monoliti vengono individuati in base a forma, porosità e variazioni cromatiche (dal grigio antracite al nero profondo), per garantire che ogni gioiello sia un esemplare irripetibile.
  3. Lavorazione manuale
    Il taglio con dischi diamantati a bagnomaria preserva le cavità naturali, mentre la levigatura selettiva smussa solo le asperità necessarie per il comfort.
  4. Incastonatura a cera persa
    Metalli come argento brunito, bronzo patinato o titanio sabbiato vengono fusi a temperature controllate per abbracciare il grezzo senza comprometterne la struttura.
  5. Lucidatura mirata
    Solo le parti metalliche o alcuni spigoli naturali vengono levigati, creando un gioco di luci che esalta il contrasto tra superficie ceramica e finitura preziosa.

Indossare un gioiello in pietra lavica Pilgiò significa portare con sé un frammento di storia vulcanica, trasformato in design contemporaneo grazie all’eccellenza artigiana.


PROPRIETÀ FISICHE E OTTICHE DELLA LAVA: DATI, NUMERI, PERCEZIONI SENSORIALI

La lava solidificata è un vetro naturale che conserva bolle di gas, impurezze minerali e riflessi vetrosi.

Le sue caratteristiche fisiche ne definiscono tatto, peso e aspetto, mentre le sue proprietà ottiche cambiano splendidamente se abbinate a metalli preziosi.

Proprietà Valore tipico Impatto sensoriale
Struttura cristallina Amorfo–vetrosa, con cristallini di pirosseni e plagioclasi Superficie irregolare, senza sfaldatura; tatto granulare, quasi “vivo”
Durezza (Mohs) 5,5–6,5 Resistente a graffi leggeri; scheggiabile lungo vene di bolle
Densità (g/cm³) 2,6–2,9 Leggero: un frammento 30×20×10 mm pesa ≈5–7 g, ideale per pendenti
Porosità (%) 5–25 % Cavità naturali che regalano presa e profonde sensazioni tattili
Conducibilità termica 0,8–1,2 W/m·K Scalda lentamente al tatto, trasmettendo un piacevole tepore residuo
Calore specifico (J/kg·K) 800–1 000 Trattiene il calore, amplificando il senso di “fuoco” primordiale
Colore/Tonalità Nero antracite, grigio scuro, bruno opaco Opaco, con venature vetrose che rispondono delicatamente alla luce
Lucentezza Opaca–micro-lustro vetroso nelle vene Riflessi discreti sui rilievi; effetto chiaroscuro naturale
Emissività IR 0,85–0,95 Emissione di calore infrarosso, percepibile come tepore
Porosità aperta vs chiusa 70 % aperta / 30 % chiusa Porosità aperte danno leggerezza; porosità chiuse solidità interna

Percezioni sensoriali

  • Tatto crudo: la lava offre un’esperienza granulare, con micro-bolle che segnano la superficie e creano un piacevole “rimbalzo” al contatto.
  • Peso equilibrato: sorprende per leggerezza ma contiene la memoria del fuoco, risultando confortevole in pendenti e anelli.
  • Calore residuo: trattiene la temperatura corporea, donando una sensazione di tepore prolungato.
  • Contrasto con i metalli preziosi:
    • L’argento brunito mette in risalto i riflessi vetrosi della lava, creando un forte gioco di chiaroscuro.
    • Il bronzo patinato amplifica le sfumature ocra e brune, integrandosi alle cavità naturali.
    • Il titanio sabbiato sottolinea la matericità opaca del laterizio, aggiungendo un tocco industrial-chic.
    • L’oro caldo crea un contrasto di luce e calore, esaltando le bolle di gas come piccoli fari luminosi.

Questi dati e percezioni spiegano perché Pilgiò ama lavorare la lava nei suoi gioielli artigianali: una materia che unisce forza geologica e fascino tattile, capace di dialogare in modo sorprendente con il metallo prezioso.


SIMBOLISMO E STORIA DEI GIOIELLI CON INCLUSIONI DI LAVA IN SETTE TAPPE

La pietra lavica, solida testimonianza della furia vulcanica, ha sempre affascinato l’uomo per il suo doppio volto di distruzione e creazione.

Nel suo percorso, il magma diventa lava, la lava si raffredda e si trasforma in una materia nera, ruvida e porosa, intrisa di microbolle che conservano l’eco dell’esplosione originaria.

Fin dall’antichità, queste rocce sono state scelte per realizzare amuleti e oggetti rituali capaci di incanalare la potenza del “fuoco terrestre” a scopi magici e protettivi.

Con il passare dei secoli, la lava diventa simbolo di rinascita, resistenza e mistero, e solo nell’era contemporanea trova nuova vita nel design dei gioielli artigianali.

Pilgiò riprende questa eredità millenaria, selezionando frammenti di lava per trasformarli in creazioni uniche, dove ogni bollicina, ogni porosità e ogni riflesso scuro raccontano una storia di magma e metallo intrecciati in un abbraccio di stile.

Epoca Area Oggetto emblematico Significato simbolico Eco nella linea Pilgiò
1. Paleolitico (40.000–10.000 a.C.) Altai, Caucaso Raschiatoi e punte di selce vulcanica Forza primordiale, connessione con la terra e protezione Ear-cuff in lava grezza, a evocare la potenza ancestrale e l’utilizzo amuleto di protezione
2. Neolitico (10.000–4.500 a.C.) Anatolia, Levante Pendenti in selce vulcanica Rinascita, prosperità, legame con le energie telluriche Pendenti con lava in “vista”, richiamano rituali di fertilità e la forza vitale del magma solidificato
3. Antico Egitto (3.100–30 a.C.) Valle del Nilo Amuleti di basalto nero Rigenerazione, mistero dell’aldilà, protezione spirituale Bracciali in lava nera e bronzo brunito, simbolo di rinascita e passaggio nell’aldilà
4. Grecia e Roma (800 a.C.–476 d.C.) Mediterraneo Gioielli in ossidiana e scorie vulcaniche Dialogo tra umano e divino, uso ornamentale nei culti sacri Anelli “monolite” in lava, montati in argento ossidato, un equilibrio tra natura selvaggia e ordine classico
5. Medioevo (500–1400 d.C.) Europa occidentale Reliquiari in pietra nera Protezione spirituale, fede incrollabile Collane con frammenti di lava intervallati da maglie in ottone anticato, per evocare devozione e forza interiore
6. Rinascimento (1400–1700 d.C.) Italia, Fiandre Geodi vulcanici e collezionismo mineralogico Conoscenza scientifica, meraviglia del creato Pendenti “geode” in lava grezza, incastonati con smalti ceramici opachi, omaggio al collezionismo rinascimentale
7. Era contemporanea (1960–oggi) Globale, urbano e alternativo Gioielli boho-punk in lava vulcanica Autenticità, sostenibilità, espressione di individualità Ear-cuff e pendenti minimalisti in lava recuperata, montati in titanio sabbiato, esaltano il riuso creativo e lo stile urbano

Attraverso sette tappe che uniscono mito, spiritualità e innovazione estetica, la pietra lavica si conferma un elemento intramontabile nella storia dei gioielli.

Pilgiò reinventa questa tradizione, trasformando ogni frammento in un compagno di stile che porta con sé l’eredità infuocata del nostro pianeta.


TECNICHE ARTIGIANALI DI LAVORAZIONE DELLA PIETRA LAVICA NELLE BOTTEGHE PILGIÒ

Nelle Gioielleria Artigianale Pilgiò la pietra lavica, con la sua trama porosa e le bolle intrappolate, diventa materia prima di gioielli esclusivi.

Gli artigiani combinano metodi tradizionali e tecnologie di precisione per rispettare la natura “viva” del materiale e trasformarla in pendenti, anelli ed ear-cuff in cui ogni dettaglio parla di fuoco, terra e abilità umana.

  1. Selezione del grezzo
    • Scelta dei frammenti di lava in base a porosità e tessitura superficiale
    • Valutazione delle sfumature cromatiche (nero antracite, grigio scuro) e dell’integrità delle bolle di gas
    • Solo il 30 % circa dei campioni supera i criteri Pilgiò per stabilità e resa estetica
  2. Pulizia preliminare
    • Immersione in bagni d’acqua demineralizzata a 30 °C con ultrasuoni soft (26 kHz, 10 min)
    • Spazzolatura delicata con setole naturali per eliminare polveri e residui senza intaccare i pori
  3. Taglio subacqueo con disco diamantato
    • Utilizzo di lama da 0,30 mm a 2.500 rpm sotto film d’acqua per prevenire microfratture
    • Orientamento del taglio lungo le vene naturali per preservare bolle e cavità
  4. Levigatura grossolana
    • Frese in carburo di silicio grana 600 a 4.000 rpm
    • Rimozione minima di materiale per creare piani di appoggio metallici, mantenendo inalterata la forma organica
  5. Levigatura fine
    • Carta abrasiva 1.000 grana a mano, movimenti circolari leggeri
    • Uniformazione selettiva delle superfici per far emergere lievi riflessi vetrosi
  6. Incastonatura a cera persa
    • Realizzazione di modello in cera con tolleranza 0,10 mm
    • Fusione in bronzo brunito, ottone anticato o titanio sabbiato a 950–980 °C
    • Incastro meccanico senza uso di colle sintetiche
  7. Lucidatura selettiva del metallo
    • Dischi di seta d’acciaio e polvere diamantata 3 µm a 800 rpm
    • Punti luce concentrati su spigoli e profili metallici, in netto contrasto con la lava opaca
  8. Trattamento protettivo con oli naturali
    • Bagno in camera sottovuoto (–0,5 bar) a 40 °C in olio di lino micronizzato per 20 min
    • Penetrazione nei micropori (5–25 % porosità) per consolidare la superficie e intensificare i toni
  9. Controllo qualità e finitura
    • Ispezione visiva a luce naturale e al microscopio 10×: verifica di bolle integre e assenza di microfratture
    • Test meccanico di incastro: resistenza a 3 kg di forza su anello e ciondolo

Questo percorso artigianale, della durata media di 12–15 ore per pendente di 30 mm, garantisce che ogni gioiello in pietra lavica Pilgiò sia un’opera unica, capace di racchiudere l’energia del vulcano e la precisione dell’oreficeria contemporanea.


FINITURE CHE VALORIZZANO L’INTRECCIO TRA LAVA E METALLO

Nei gioielli Pilgiò la pietra lavica non è un semplice inserto, ma si fonde in maniera omogenea con il metallo prezioso per dar vita a creazioni che parlano il linguaggio del fuoco e della luce.

Le finiture vengono studiate per amplificare il contrasto tra la superficie nera, ruvida e porosa della lava solidificata e le superfici metalliche levigate o patinate, in modo da esaltare al massimo le qualità di entrambi i materiali.

  1. EFFETTO “VULCANO IN FIAMME”
    Dopo una micro-spazzolatura della lava con lana d’acciaio finissima (grana 0000), che libera le venature vetrose interne senza intaccarne la struttura, si applica una patina selettiva a fiamma controllata sul metallo. Questa tecnica dona alle zone metalliche riflessi caldi nelle tonalità del ramato e del bronzo bruciato, come se fossero ancora incandescenti, mentre i pori riaperti della lava rimangono opachi e profondi. Il risultato è un gioiello che sembra pulsare di energia interna, con un contrasto dinamico tra la lava “spenta” e il metallo “acceso”.
  2. LUCIDATURA SELETTIVA “CUORE INCANDESCENTE”
    Utilizzando un feltro sottile e polvere diamantata 3 µm, gli artigiani intervengono esclusivamente sui punti di contatto tra lava e metallo, nonché sui bordi più aguzzi della montatura. Questa lucidatura mirata crea minuscole specularità lungo i profili metallici, inquadrando la pietra come un bagliore incastonato in un guscio lucido. La lava, rimasta volutamente opaca, ne risalta ancora di più, come un cuore nero incastonato in un’anima di luce, rievocando immagini di magma che pulsa sotto la crosta terrestre.
  3. PATINA “NOTTE VULCANICA”
    Su bronzo o argento viene stesa una soluzione a base di solfuro leggero o nitrato di stagno che crea sfumature bluastre e antracite. Il trattamento viene applicato con pennello fine e poi sfumato a mano libera, seguendo le linee naturali della montatura. In questo modo il metallo assume toni scuri, quasi di lava fusa, che si amalgamano con la pietra senza soluzione di continuità, dando l’impressione di un’unica materia scura e profonda.
  4. OIL FINISH “RESPIRO TERMALE”
    Una volta assemblati, gioiello e lava vengono posti in una camera sottovuoto a –0,5 bar e immersi in un bagno di olio di lino micronizzato a 40 °C per 20 minuti. Questo trattamento penetra nei micropori della lava (5–25 % di porosità) e nel metallo, rendendo le superfici leggermente satinate e riscaldate al tatto. Al momento dell’estrazione, la lava conserva un calore residuo appena percepibile, mentre il metallo mostra un’aura tiepida, un invito sensoriale che intensifica la connessione con l’energia primordiale.
  5. INCISIONI MINIMAL “TRAMA DI MAGMA”
    Con micro-punte a bulino si tracciano sottili linee sul metallo, seguendo le venature e i contorni naturali del frammento lavico. I solchi (0,1–0,2 mm di profondità) vengono poi riempiti con smalti ceramici opachi tono su tono, in grado di richiamare le colorazioni interne della lava. Questa finitura crea un effetto di rilievi scuri e ombre sottili che si integrano perfettamente con la trama porosa, dando vita a un disegno continuo tra metallo e pietra.
  6. EFFETTO “LUCE INABISSATA”
    Il metallo viene ponticellato con micro-sabbiatrice selettiva intorno all’area di contatto con la lava, ottenendo un finish satinato opaco. L’assenza di riflessi forti attorno al frammento crea un cerchio di buio vellutato che fa risaltare ancor di più il nero profondo della pietra. La luce, così, sembra emergere quasi spontanea dall’interno della lava, come un bagliore sommerso che sorprende lo sguardo.
  7. CERA NATURALE “BARRIERA VIVA”
    A conclusione, sia metallo che lava ricevono una passata di cera microcristallina a base di carnauba. Questa finitura sigilla i micropori e crea una barriera protettiva invisibile che respinge polvere e umidità senza alterare l’aspetto grezzo. La cera viene applicata con pennello fine e poi rimosso l’eccesso con panno in velluto, lasciando le superfici pulite e pronte a conservare a lungo intensità cromatica e texture vibranti.

Queste finiture creano armonie tra la lava nera e il metallo, suggerendo abbinamenti di outfit e pietre compagne per valorizzarne al meglio l’effetto.

Finitura Outfit & materiali compagni
EFFETTO “VULCANO IN FIAMME” Abito in lino nero, pietra lavica, dettagli in bronzo ramato
LUCIDATURA SELETTIVA “CUORE INCANDESCENTE” Completo sartoriale grigio antracite, argento brunito, lava opaca
PATINA “NOTTE VULCANICA” Giacca in pelle nera, titanio sabbiato, lava con toni bluastro
OIL FINISH “RESPIRO TERMALE” Maglione caldo color cammello, bronzo ossidato, lava tiepida al tatto
INCISIONI MINIMAL “TRAMA DI MAGMA” Blazer architettonico grigio fumo, argento opaco, piccoli dettagli in lava opaca
EFFETTO “LUCE INABISSATA” Abito minimal bianco sporco, metallo satinato, lava nera vellutata
CERA NATURALE “BARRIERA VIVA” Look boho-chic con denim grezzo, pelle cuoio, lava protetta dalla cera microcristallina

Queste finiture rendono ogni gioiello Pilgiò un’armoniosa unione tra la forza vulcanica e la raffinata eleganza dei metalli preziosi, trasformando la materia primordiale in un accessorio vivo e suggestivo.


VANTAGGI PRATICI ED EMOZIONALI DEI GIOIELLI CON INSERTI IN PIETRA LAVICA

La pietra lavica unisce la forza primordiale del fuoco terrestre a un’estetica contemporanea: scopri come i gioielli Pilgiò con inserti di lava offrano funzionalità, comfort e un profondo benessere emotivo.

  1. Resistenza ed equilibrio di peso
    • La durezza Mohs della lava (5,5–6,5) la rende resistente all’uso quotidiano, pur mantenendo una fragilità controllata sui bordi.
    • Un ciondolo di lava 30×20×10 mm pesa solo 5–7 g, perfetto per pendenti e orecchini che non affaticano.
  2. Montature sicure senza stress
    • La porosità naturale (5–25 %) permette incastri meccanici stabili, senza necessità di colle aggressive.
    • Montature in bronzo, argento brunito o titanio sabbiato avvolgono la pietra, distribuendo le sollecitazioni e prevenendo microfratture.
  3. Facilità di manutenzione
    • Superficie porosa che trattiene oli naturali: basta una veloce passata di panno in microfibra e, ogni tanto, un bagno leggero in olio di lino per ravvivare il colore.
    • Non teme polvere o sporco: i pori rassicurano una pulizia rapida e senza residui.
  4. Connessione tattile “viva”
    • La trama granulare e le micro-bolle creano un tatto vivo e dinamico, stimolando i recettori della pelle e favorendo un senso di presenza.
    • Il leggero calore residuo della pietra solidificata offre un comfort piacevole ad ogni contatto.
  5. Stimolo sensoriale visivo
    • Il nero profondo della lava, esaltato da finiture metalliche, cattura lo sguardo e si integra con outfit monocromatici o dettagli colorati.
    • Riflessi vetrosi e chiaroscuri naturali rendono ogni pezzo un elemento dinamico che cambia con la luce.
  6. Ritualità e mindfulness
    • Indossare lava ricorda il ciclo di trasformazione della Terra, creando un piccolo rituale quotidiano di connessione con l’energia naturale.
    • Il contrasto tra superficie ruvida e metallo lucido invita alla contemplazione e alla calma interiore.
  7. Sostenibilità e storia del materiale
    • Pilgiò utilizza lava di scarto e fusioni artigianali a basso impatto, valorizzando un materiale altrimenti inutilizzato.
    • Ogni gioiello diventa così testimonianza di un ciclo di recupero e rispetto ambientale, aumentando l’orgoglio emotivo di chi lo indossa.

I gioielli Pilgiò con inserti in pietra lavica offrono un connubio perfetto tra durabilità, comfort e benessere: un accessorio che vive con chi lo indossa, evocando ogni giorno la potenza del fuoco primordiale e la maestria artigiana.


RICONOSCERE LA QUALITÀ DEI GIOIELLI IN LAVA PILGIÒ

Acquistare un gioiello Pilgiò in pietra lavica significa investire in un accessorio autentico, che unisce energia vulcanica e maestria orafa.

Per valutarne la qualità, segui questi quattro passi chiave.

  • Verifica della selezione del frammento: esamina con cura la pietra lavica prima dell’acquisto: i frammenti davvero pregiati presentano una porosità uniforme compresa tra il 5 % e il 25 %, con bolle di gas regolarmente distribuite e senza crepe o fratture profonde. Controlla a occhio nudo e, se possibile, aiutati con una lente 10× per accertarti che la superficie mantenga la sua struttura organica e viva. Solo i pezzi che superano questo rigoroso controllo garantiscono durata, resistenza agli urti leggeri e un comfort di indosso superiore, prevenendo future scheggiature o distacchi.
  • Controllo del certificato digitale: sul supporto in lega nobile di ciascun gioiello Pilgiò trovi un micro-QR inciso con precisione: questo piccolo codice è la chiave per accedere al dossier online che attesta l’autenticità del materiale. Scansionandolo, potrai consultare i dettagli sulla tipologia di lava (ad esempio basaltica o andesitica), i risultati dell’analisi XRF che quantificano componenti come silicio, ferro e alluminio, l’area di estrazione e la data esatta di lavorazione artigiana. Grazie a questa completa tracciabilità digitale, sei certo di portare a casa un pezzo di geologia autentica, privo di sostituzioni o trattamenti nascosti.
  • Test di durezza e stabilità strutturale: in laboratorio Pilgiò ogni gioiello è sottoposto a un test di durezza Mohs (che deve attestarsi tra 5,5 e 6,5) su un campione di scarto, per verificare la consistenza naturale della lava. Viene inoltre eseguita una prova d’incastro applicando una forza di 3 kg sulla montatura, assicurando che la pietra rimanga saldamente fissata senza l’aiuto di resine o fissativi chimici. Per escludere l’uso di consolidanti artificiali, si applica un colorante a base di glicerina: la penetrazione uniforme nei pori conferma l’assenza di additivi, garantendo che la pietra mantenga nel tempo la sua integrità e bellezza originarie.
  • Verifica del servizio di manutenzione: ogni creazione in lava Pilgiò include un programma di assistenza semestrale gratuito per i primi due anni. Al momento della registrazione, ti verrà fornito un report fotografico dello stato iniziale del gioiello. Ad ogni visita biennale, gli artigiani eseguono il controllo degli incastri, applicano una micro-oliatura protettiva che ravviva le tonalità scure del frammento e svolgono una lucidatura selettiva delle superfici in lega nobile. Il dossier degli interventi viene mantenuto aggiornato online, consentendoti di monitorare la storia di manutenzione e di assicurare che il tuo gioiello conservi valore, comfort ed estetica nel corso degli anni.

Seguendo questi quattro passi – selezione, tracciabilità digitale, test tecnici e servizio di manutenzione – potrai riconoscere immediatamente la qualità superiore di un gioiello Pilgiò in pietra lavica, frutto di un perfetto equilibrio tra potenza naturale e raffinatezza artigiana.


MANUTENZIONE DOMESTICA DEI GIOIELLI DI LUSSO IN PIETRA LAVICA

Per preservare bellezza, integrità e valore emozionale dei tuoi gioielli Pilgiò in pietra lavica è fondamentale seguire un protocollo di cura quotidiana, mensile e trimestrale.

Le fasi descritte di seguito garantiscono la pulizia delicata del grezzo, la protezione dei materiali nobili e la prevenzione di danni accidentali.

  1. Pulizia quotidiana con panno in microfibra
    • Utilizza un panno in microfibra pulito, privo di detersivi o solventi
    • Passa delicatamente la superficie della lava e delle leghe preziose per rimuovere polvere e impronte
    • Evita di premere sui pori aperti della lava per non comprometterne la texture naturale
  2. Controllo rapido settimanale
    • Esamina il gioiello a luce naturale, verificando l’assenza di nuove microfratture o incisioni indesiderate
    • Accerta la tenuta degli incastri premendo lievemente il grezzo e le parti metalliche
    • Se noti tracce di sporco nelle cavità, usa un pennello a setole naturali ultra-morbide con movimenti leggeri
  3. Bagno tiepido mensile (28–32 °C)
    • Prepara una soluzione con acqua distillata tiepida e 2–3 gocce di sapone neutro, mescola con un cucchiaino di bicarbonato (0,2 g)
    • Immergi il gioiello per 2 minuti, ruotandolo lentamente per far penetrare il liquido nei pori
    • Risciacqua immediatamente sotto un filo d’acqua dolce, asciuga tamponando con microfibra
  4. Asciugatura e areazione
    • Dopo il bagno mensile, asciuga con phon a freddo (≤ 30 °C) o tampona con microfibra fino a completo assorbimento
    • Lascia riposare il gioiello all’aria, appoggiato su un panno pulito e traspirante, per almeno 2 ore
  5. Oliatura protettiva trimestrale
    • Applica 1 goccia di olio di jojoba puro su un angolo di microfibra
    • Strofina leggermente solo la pietra lavica, insistendo sulle zone più porose (5–25 % porosità)
    • Lascia assorbire per 20 minuti, poi rimuovi l’eccesso con microfibra asciutta
  6. Lucidatura selettiva delle superfici nobili
    • Utilizza un panno in camoscio leggermente impregnato di cera microcristallina
    • Lucida soltanto le parti in leghe preziose, evitando il contatto con la lava
    • Procedi con movimenti circolari e leggera pressione su aree di 1–2 cm²
  7. Protezione e conservazione
    • Riponi ogni pezzo in astuccio di cotone grezzo individuale, lontano da fonti dirette di calore e luce solare
    • Aggiungi una bustina di gel di silice o riso integrale per regolare umidità (40–50 % UR)
    • Alterna l’uso dei gioielli per evitare usura concentrata e concedi riposi di almeno 48 ore tra un utilizzo e l’altro

Seguendo questo calendario di manutenzione potrai mantenere intatti la texture unica della pietra lavica e la lucentezza delle leghe preziose.

I tuoi gioielli Pilgiò resteranno compagni fedeli, espressione di eleganza senza tempo e resistenza vulcanica.


SERVICE PROFESSIONALE PILGIÒ DEI GIOIELLI IN PIETRA LAVICA

La pietra lavica è molto più di un elemento decorativo: è il risultato di un processo geologico che ha plasmato il cuore del nostro pianeta, cristallizzando il magma in trame porose e superfici cariche di energia ancestrale.

Un gioiello che integra un frammento di lava non è soltanto un accessorio, ma un contenitore di storia, energia e memoria vulcanica.

Per questo Pilgiò ha ideato un servizio professionale dedicato, concepito per preservare la dualità tra la matericità vivida della lava e la raffinatezza delle leghe preziose.

Il percorso di manutenzione specialistica non si limita a una pulizia superficiale, ma affronta ogni aspetto: dalla rimozione di impurità che si annidano nei micropori alla verifica microscopica di eventuali microfratture, fino a interventi di consolidamento mirati che riparano solo dove serve, senza alterare la tessitura originaria.

L’obiettivo è restituire al gioiello la freschezza del primo giorno, ravvivando le tonalità scure e i riflessi vetrosi della pietra, rinforzando gli incastri e ricreando quel perfetto equilibrio tra forza vulcanica e stile artigiano.

Pilgiò offre questo servizio gratuitamente entro i primi 12 mesi dall’acquisto, perché ogni creazione merita un’attenzione continuativa che ne garantisca l’integrità e il valore emozionale.

Gli interventi sono eseguiti nei nostri laboratori a Milano, dove tecnologie di precisione si uniscono all’esperienza di orafi e lapidari, per restituire al tuo gioiello in pietra lavica tutto il vigore e la lucentezza che solo il fuoco primordiale può raccontare.

Fase Tecnica Obiettivo Durata stimata
Pulizia ultrasuoni soft 26 kHz in acqua demineralizzata a 35 °C Rimuovere polveri e residui senza intaccare porosità e microbolle 8 min
Spazzolatura ultrafine Pennello in pelo naturale grana finissima Eliminare detriti da cavità e micropori delicati 6 min
Risciacquo demineralizzato Getto leggero di acqua priva di minerali Eliminare ogni traccia di detergente senza creare aloni ceramici 4 min
Asciugatura a flusso d’aria Phon aria fredda (≤ 30 °C), distanza 20 cm Asciugare rapidamente anche le microfessure senza stress termico 5 min
Micro-oliatura sottovuoto Olio di lino micronizzato in camera a – 0,5 bar Saturare i micropori (5–25 %), ravvivare sfumature e proteggere la superficie 10 min
Verifica microfratture Microscopio 50× Controllare assenza di crepe > 0,2 mm e prevenire propagazione 6 min
Rilucidatura selettiva Ruota in camoscio + cera microcristallina (solo leghe preziose) Restituire brillantezza agli inserti metallici, senza toccare la pietra 5 min
Consolidamento mirato Applicazione di resina naturale certificata (se necessario) Riparare piccole scheggiature o microfratture nella lava senza alterarne l’aspetto originale 7 min
Controllo finale stabilità Ispezione visiva, test di incastro e gioco tra pietra e lega Verificare assenza di tensioni interne e confermare che il frammento di lava sia fissato in modo saldo 4 min

Questo servizio specialistico conferma l’impegno di Pilgiò nel valorizzare ogni aspetto dei gioielli in pietra lavica: una cura avanzata che unisce tecnologie di alta precisione e rispetto per la materia, assicurando che il tuo accessorio resti, anno dopo anno, un simbolo intatto di energia primordiale e artigianato d’eccellenza.


CONSERVAZIONE QUOTIDIANA: IL “MICRO-CLIMA” IDEALE PER I GIOIELLI CON PARTI IN LAVA

Per mantenere intatta la bellezza unica della pietra lavica e la brillantezza delle leghe preziose, è necessario ricreare un micro-clima protetto anche nella quotidianità.

Le pratiche essenziali per conservare al meglio i tuoi gioielli in lavasono:

  1. Custodia in cotone grezzo
    Conserva ogni gioiello in un astuccio individuale di cotone grezzo: il tessuto traspirante evita sfregamenti con superfici più dure e riduce il rischio di micro-scheggiature sui pori della lava.
  2. Temperatura stabile (15–22 °C)
    Evita sbalzi termici che possono provocare micro-crepe: conserva i gioielli in un luogo dalla temperatura costante, lontano da fonti di calore diretto o eccessivo freddo.
  3. Protezione dalla luce solare diretta
    I raggi UV prolungati possono attenuare leggermente le sfumature scure della lava. Riponi i pezzi al chiuso o in custodie filtranti quando non indossati per lungo tempo.
  4. Assorbilumidità naturale
    Inserisci nella custodia una bustina di riso integrale o gel di silice e sostituiscila ogni 3 mesi: l’umidità relativa ideale (40–50 %) mantiene stabili le leghe e preserva i pori vulcanici.
  5. Evitare contatti con cosmetici e detergenti
    Profumi, lozioni o prodotti a base acida possono depositarsi nei micropori della lava e opacizzarne la superficie. Indossa il gioiello solo dopo che ogni prodotto sulla pelle è completamente assorbito.
  6. Piani di appoggio morbidi e puliti
    Quando non indossato, poggia il gioiello su un panno in microfibra o su supporti imbottiti, evitando superfici ruvide o impolverate che potrebbero graffiare i rilievi della lava.
  7. Rotazione d’uso e ispezione settimanale
    Alterna l’utilizzo dei tuoi gioielli per distribuire uniformemente l’usura e, ogni settimana, verifica a luce naturale l’assenza di nuove micro-fratture o accumuli di polvere nelle cavità.

Seguendo queste semplici ma efficaci buone pratiche, i tuoi gioielli Pilgiò con parti in lava conserveranno nel tempo la loro energia vulcanica, l’intensità cromatica e la perfetta integrazione con i materiali nobili.


SITUAZIONI CRITICHE E CONTROMISURE PER I GIOIELLI IN PIETRA LAVICA

I gioielli in pietra lavica uniscono l’energia del magma solidificato a leghe preziose, ma sono soggetti a insidie chimiche, termiche e meccaniche.

Riconoscere subito il tipo di aggressione e intervenire con la giusta contromisura permette di preservarne la struttura porosa, le sfumature scure e la tenuta degli incastri nel tempo.

Situazione Rischio Contromisura
Piscina clorata Il cloro penetra nei micropori della lava, causando opacità e micro-sfaldature Risciacquo immediato con acqua dolce, asciugatura con microfibra e passata rapida di olio di jojoba puro entro 30 min
Sauna o bagno turco (> 60 °C) Vapore e calore estremo generano shock termico, provocano micro-crepe e distacchi tra pietra e leghe Rimuovere sempre il gioiello prima dell’ingresso; se esposto, portarlo in laboratorio per micro-oliatura sottovuoto e controllo microscopico
Urto violento o caduta Scheggiature ai bordi, distacco di frammenti e allentamento dell’incastro Raccogliere con cura eventuali frammenti, avvolgere in panno morbido e affidare a un artigiano Pilgiò per micro-riempimento con resina naturale e ricontrollo incastri
Detergenti per metalli Ingredienti aggressivi (acidi, solventi) opacizzano le leghe e penetrano nella lava, indebolendola Evitare l’uso su lavica; pulire solo le leghe con panno in camoscio e pasta diamantata, proteggendo la pietra in fase di trattamento e risciacquare con acqua demineralizzata
Cosmetici acidi o profumi alcolici pH basso e alcool impregnano i pori, alterano il colore naturale e asportano oli protettivi Tamponare subito con panno microfibra umido, neutralizzare con soluzione debole di bicarbonato, risciacquare e asciugare; ripassare con micro-oliatura protettiva
Esposizione prolungata al sole I raggi UV attenuano le sfumature scure, favoriscono micro-fessurazioni da termocompressione Riporre il gioiello in custodia quando non indossato; evitare luce diretta prolungata; in laboratorio, recupero cromatico con micro-oliatura
Polvere e inquinamento urbano Particelle sottili si depositano nei pori, velano i riflessi vetrosi e creano incrostazioni difficili da rimuovere Spazzolare delicatamente con pennello a setole naturali, risciacquare con acqua demineralizzata a bassa pressione e asciugare con aria fredda; micro-oliatura finale
Umidità eccessiva (> 60 % UR) L’umidità elevata favorisce formazione di efflorescenze saline e corrosione delle leghe Conservare in luogo asciutto con UR controllata (40–50 %), inserire bustina di riso o gel di silice e sostituirla ogni 2–3 mesi
Sudore acido Sali e acidi del sudore penetrano nei pori, opacizzano la pietra e corrodono leggermente le leghe Dopo l’uso, sciacquare con acqua demineralizzata, asciugare con microfibra e applicare un velo sottile di cera microcristallina solo sulle leghe
Custodia inadatta Astucci plastici intrappolano umidità e favoriscono muffe o ossidazione delle leghe Utilizzare sempre custodie in cotone o lino grezzo traspirante; aggiungere riso o gel di silice per regolare umidità; riporre lontano da fonti di calore e luce solare

Intervenire prontamente con le contromisure adeguate – dal risciacquo immediato al restauro artigianale – è fondamentale per mantenere intatta l’integrità, il colore e la lucentezza dei tuoi gioielli in pietra lavica Pilgiò, garantendo un’eleganza senza tempo e una protezione duratura.


FAQ SULLA PIETRA LAVICA NEI NOSTRI GIOIELLI

Le creazioni Pilgiò in pietra lavica nascono dall’incontro tra energia vulcanica e arte orafa.

In questa tabella rispondiamo alle domande più frequenti su utilizzo, manutenzione e caratteristiche di questo materiale unico.

Domanda Risposta
1. La lava può sbiadire sotto il sole? La pietra lavica è altamente resistente ai raggi UV: le sue superfici nere e opache mantengono inalterate le tonalità per anni. Per sicurezza, tuttavia, evita esposizioni prolungate in pieno sole per oltre 8–10 ore al giorno.
2. È sicuro usare l’ultrasuoni per pulirla? No. Gli ultrasuoni (25–40 kHz) possono erodere i micropori e danneggiare la struttura vetrosa. Per la pulizia domestica, è sufficiente un panno in microfibra leggermente inumidito con acqua tiepida e sapone neutro.
3. La lava macchia la pelle o i tessuti? La lava autentica non rilascia pigmenti. Qualsiasi deposito di polvere ceramica si elimina con un panno asciutto. Solo pezzi trattati o verniciati potrebbero trasferire colore.
4. Quanto è resistente alle scheggiature? Con durezza Mohs 5,5–6,5, la lava resiste a usura e graffi leggeri. Urti violenti o cadute su superfici dure possono però causare scheggiature lungo i bordi o nelle cavità. Maneggiare sempre con cautela.
5. Come pulisco i gioielli in lava a casa? Immergi per 2–3 min in acqua tiepida (28–32 °C) con sapone neutro, usa un pennello a setole morbide sulle porosità, risciacqua con acqua demineralizzata, asciuga con microfibra e, se necessario, applica una veloce oliatura con olio di lino o jojoba.
6. Resistono all’acqua salata? Non è consigliabile. I sali penetrano nei pori e lasciano aloni bianchi. Se entrano in contatto con acqua di mare, risciacqua immediatamente con acqua dolce e asciuga bene, poi proteggi con un velo di olio naturale.
7. Ogni quanto controllare montature e incastri? Consigliamo un’ispezione trimestrale con lente 10×: verifica eventuali giochi > 0,02 mm fra lava e leghe preziose. In caso di lieve instabilità, richiedi una micro-lucidatura selettiva e un consolidamento professionale.
8. La lava provoca allergie? No, la pietra lavica non contiene nickel né metalli allergenici. Eventuali irritazioni sono da attribuirsi alle leghe (ottone, argento, ecc.): Pilgiò utilizza leghe nickel-free o placcature anallergiche per minimizzare i rischi.
9. Posso mescolarla con altre pietre nel gioiello? Sì, accostare lava a diaspro, ematite o turchese crea contrasti materici e cromatici interessanti. Tieni conto però delle differenze di durezza e termoconduzione: proteggi sempre la pietra più fragile e pianifica incastri che evitino sfregamenti e stress termici.
10. Si può lucidare completamente? Non consigliabile: una lucidatura totale cancellerebbe la texture granulare tipica della lava. Pilgiò predilige lucidature selettive su spigoli o dettagli metallici, mantenendo la pietra opaca per valorizzarne la matericità.
11. Come distinguo lava naturale da ceramica artificiale? La lava autentica mostra porosità irregolare (5–25 %), micro-bolle di gas e inclusioni minerali. Le ceramiche artificiali appaiono troppo uniformi, con porosità regolare o assente e spesso bolle d’aria grossolane. All’ingranditore, la trama naturale è granulare e irregolare, non lucida o uniforme.
12. Posso indossarla durante l’attività fisica? Evita sport ad alto impatto (arrampicata, sollevamento pesi): urti e sfregamenti possono scheggiare la lava. Attività leggere (yoga, passeggiata) sono consentite, purché si rimuova il gioiello in caso di sudore eccessivo o contatto con sabbia e polveri.
13. Posso immergerla in oli profumati o bagni aromatici? No: gli oli essenziali e solventi alterano la saturazione del colore e possono ostruire i pori. Se il contatto è accidentale, risciacqua e asciuga subito. Per un effetto profumato, utilizza sacchetti esterni che avvolgono il gioiello senza contatto diretto.
14. È necessario un check professionale annuale? Sì: almeno una volta l’anno consigliamo un controllo in atelier Pilgiò per micro-lucidatura, consolidamento di eventuali microfratture e micro-oliatura profonda, grazie a tecniche soft-touch e analisi microscopica fino a 50×.
15. Conviene alternare l’uso di più gioielli in lava? Assolutamente sì. Alternando più pezzi eviti usura concentrata su un solo gioiello e riduci accumulo di polvere o residui di cosmetici nei pori. Lasciali riposare almeno 48 h tra un utilizzo e l’altro per mantenere saturazione e integrità.

Con queste risposte puoi gestire al meglio l’utilizzo, la cura e l’abbinamento dei tuoi gioielli in pietra lavica, trasformando ogni pezzo in un compagno di stile resistente, sostenibile e ricco di fascino vulcanico.


4 BUONE RAGIONI PER SCEGLIERE UN GIOIELLO CON PIETRA LAVICA PILGIÒ

Scegliere un gioiello Pilgiò in pietra lavica è un’esperienza che unisce autenticità geologica, design contemporaneo e cura artigianale.

Ecco perché, tra tutti gli accessori, una creazione in lava solidificata merita un posto speciale nella tua collezione.

  1. Unicità materica inimitabile
    • Ogni frammento di pietra lavica è unico: porosità, bolle di gas e trame vetrose si formano spontaneamente durante il raffreddamento del magma e non possono essere riprodotte.
    • Indossando un gioiello Pilgiò, porti con te un pezzo di storia vulcanica, mai uguale a un altro, che cattura la luce e cambia sfumatura ad ogni movimento.
  2. Equilibrio perfetto tra forza e comfort
    • La durezza Mohs (5,5–6,5) rende la lava resistente a graffi e usura, pur rimanendo sufficientemente leggera (5–7 g per 30×20×10 mm) da risultare confortevole in pendenti, anelli e orecchini.
    • Grazie alla porosità naturale (5–25 %), la montatura si incastra saldamente senza colle aggressive, garantendo stabilità e una sensazione “viva” al tatto, ma senza appesantire.
  3. Connessione sensoriale ed emozionale
    • Il contatto con la superficie granulare stimola piacevolmente il senso tattile, mentre il leggero calore residuo della lava mantiene una sensazione di tepore prolungato sulla pelle.
    • Ogni volta che tocchi il gioiello o ne osservi i chiaroscuri, rivivi il rito millenario della materia che passa dal fuoco alla forma, in un gesto quotidiano di mindfulness e connessione con la natura.
  4. Sostenibilità e filiera trasparente
    • Pilgiò valorizza scarti di lava di fornaci artigianali a basso impatto, riducendo gli sprechi e sostenendo pratiche di economia circolare.
    • Ogni creazione è corredata di tracciabilità digitale e di un programma biennale di manutenzione semestrale, che ne garantisce durata, brillantezza e tutela del valore nel tempo.

Un gioiello in pietra lavica Pilgiò non è solo un accessorio: è un capitolo di geologia, artigianato e sostenibilità portato con te ogni giorno, capace di unire forza primordiale ed eleganza contemporanea.