Origini di Pilgiò: Laboratorio Oreficeria Milano
Il Laboratorio Oreficeria Pilgiò nasce a Milano nel 1984 dalla visione e dalla mano di Antonio Piluso, orafo artigianale, artista dei metalli e gioielliere sperimentatore, figlio di Ernesto Piluso, un umile muratore calabrese emigrato al Nord Italia per offrire un futuro migliore ai propri figli, Antonio e Giuseppina.
Nella Milano degli anni Sessanta e Settanta, piena di oratori affollati, botteghe di quartiere e relazioni autentiche tra famiglie, artisti ed artigiani, Antonio respira l’energia della metropoli e ne assorbe la vivacità.
È in questo contesto creativo che, a 14 anni, avviene l’incontro destinato a cambiare la sua vita: un amico – figlio del lattaio – gli mostra una fedina d’oro che ha fuso e forgiato personalmente. La scintilla è immediata ed Antonio ne rimane incantato.
Il giorno seguente Antonio chiede al parroco di aiutarlo a trovare un posto di lavoro in una bottega orafa; così, ancora giovanissimo, inizia il suo apprendistato nelle botteghe degli orefici artigiani del centro di Milano.
Negli anni cambia vari laboratori di Orefici Professionisti, perfezionando la sua tecnica di lavorazione dei metalli preziosi e ampliando inoltre il proprio sguardo artistico. A vent’anni entra nella storica e famosa gioielleria Faraone in Via della Spiga.
È qui che scopre il materiale destinato a caratterizzare la sua poetica: il ferro. Inizia a lavorarlo insieme all’oro, creando anelli in ferro foderati internamente in oro giallo 18 kt, unendo forza primitiva e nobiltà.
Nascita di Pilgiò: la bottega di un orefice artisticamente indipendente
Nel 1984, dopo anni di apprendistato e sperimentazione, Antonio Piluso fonda la sua attività: Pilgiò di Antonio Piluso.
Fin dall’inizio si distingue per il desiderio di superare gli schemi tradizionali e far affiorare la propria visione materica e la sua visione artistica del gioiello contemporaneo ma totalmente indipendente dai canoni convenzionali della classica gioielleria esclusivamente raffinata.
La prima collezione “Tracce” è realizzata con fili d’oro e bronzo ossidati e lucidati. Seguono rapidamente “Corona Ferrea” (1985), “Ossidi” e le prime creazioni in ferro. Nel 1986 nasce la collezione “Ferro‑Oro”; nel 1987 arrivano “Plitvice” e “Saturnia”. Collezioni come “Colpi di elettrodo”, “Intrigo di gemme” e “Luoghi gioiello” consolidano la poetica materica dell’artista.

Brando e Zeno Piluso – Il presente e il futuro dell’Oreficeria Pilgiò
Dal 2015 Zeno e Brando affiancano il padre. Gemmologi italiani IGI, i 2 fratelli curano selezione delle pietre, sviluppo collezioni e comunicazione digitale. Introducono gioielli accessibili – anelli in argento con mattoni, chiodi, ceramica e pietre dure. I tre lavorano in simbiosi, affiancandosi in tutte le fasi, ma Brando e Zeno sono completamente autonomi nella realizzazione dei gioielli. Seguono ogni passaggio, dalla progettazione alla fusione, fino alla finitura e al controllo. Curano l’ordine, i macchinari, l’assistenza in negozio, la relazione con il pubblico.

Pilgiò e i Gioielli di Design Contemporaneo
Sin dall’esordio, Pilgiò propone gioielli di design contemporaneo in cui la ricerca estetica incontra la sperimentazione materica.
Ogni collezione è un racconto di forme inedite, texture ossidate, inclusioni sorprendenti e contrasti cromatici che dialogano con l’architettura, l’arte e il design industriale.
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Linee architettoniche essenziali accostate a superfici porose
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Accostamenti di metalli nobili e materiali “poveri” (ferro, mattone, ceramica)
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Soluzioni formali che privilegiano la tridimensionalità e la metamorfosi nel tempo
Il risultato è un gioiello che trascende la funzione ornamentale per trasformarsi in micro‑scultura da indossare.
La svolta: l’invenzione dell’Oro Muto
Nel 1995 la rivoluzione: la tecnica “Muto” genera la collezione “Oro Muto”. L’oro tradizionale, brillante e perfetto, viene trasformato in una materia grezza, porosa, cementizia. L’oro bianco diventa cemento, l’oro rosso si fa argilla. Il gioiello vive, si ossida, si consuma, assume patine nuove, reagisce al pH della pelle e cambia con chi lo indossa.
Antonio si definisce “muratore del gioiello” in omaggio al padre Ernesto. La forma classica del castone è superata: chiodi, mattoni e scorie vengono inclusi nella materia.
La collezione “Inclusioni” e il gioiello che vive
Anelli in bronzo, ferro o argento, foderati internamente di metallo nobile, con mattoni, lapislazzuli, zoisite, ceramiche e diamanti. Ogni pezzo racconta una storia di trasformazione: la superficie ruvida si evolve indossata giorno dopo giorno, rivelando un nuovo equilibrio tra luce e ombra. Vedi la Collezione Inclusioni.
Il Mattone per Sempre
Una provocazione poetica: una montatura a griffe con un mattone al posto del diamante. Un simbolo di terra, casa, futuro. Un anello di fidanzamento accessibile, ma carico di significato.
Ricerca e materiali
Oltre all’oro e al ferro, Pilgiò sperimenta platino, rame, alpacca, acciaio, bronzo e argento, dando vita anche a cornici e sculture.
Tra il 1998 e il 2005 i gioielli Pilgiò approdano negli Stati Uniti grazie alla collaborazione con Barneys (New York, Los Angeles, Chicago, Beverly Hills)
Laboratorio orafo su misura
Il cuore di Pilgiò è il suo laboratorio orafo dedicato alla gioielleria ricercata e artigianale a Milano, dove ogni fase – dal disegno alla fusione, all’incastonatura, alla finitura e lucidatura – è gestita internamente. Qui, Antonio, Zeno e Brando (i suoi figli) dialogano con il cliente attraverso le proprie opere.
I visitatori si immergono nei goielli Pilgiò ritrovandovi propri pezzi di storia, desideri e vita.
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Consulenza gemmologica certificata (IGI Milano)
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Modellazione e prototipazione artigianale
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Adattamenti ergonomici per comfort e vestibilità



L’Officina dei Gioielli fatti a mano
Ogni creazione Pilgiò nasce da mani esperte: gioielli fatti a mano che raccontano il rapporto intimo tra artigiano e materia.
“Lavorare l’oro è come dialogare con una lingua antica: occorrono rispetto, ascolto e pazienza perché la frase risuoni pura.” – A. Piluso
Processo di lavorazione:
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Bozzetto e scelta dei materiali
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Fusione, laminazione, saldatura e texturing manuale
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Prove intermedie per calibrare proporzioni, colori e superfici
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Finitura con incastonatura, pulitura e controllo qualità finale

Gioielli particolari fatti a mano
Il DNA di Pilgiò si esprime in gioielli particolari artigianali – pezzi che rompono gli schemi e invocano la curiosità di chi cerca qualcosa di diverso:
- Texture cementizie, superfici volutamente ossidate e “imperfette”
- Incastonature non convenzionali: inclusioni, immersioni e fusioni di materiali eterogenei
- Cromie inusuali ottenute tramite ossidazioni controllate, patine e anodizzazioni
Questi dettagli rendono ogni gioiello irripetibile, con una bellezza in continua evoluzione.

Il Titanio – Nuova materia, nuova sfida
Dal 2019 Pilgiò sperimenta il titanio: leggerissimo, bio‑compatibile, anallergico, con cromie dal grigio al fucsia. Nascono fedi e anelli contemporanei, apprezzati per comfort e durabilità.

Anelli artigianali di lusso
Gli anelli sono il manifesto di Pilgiò: anelli artigianali di lusso che coniugano materiali preziosi, inclusioni inusuali e una costruzione solida, pensata per durare generazioni, cambiando con la persona che li indossa.
- Fedi e solitari in OroMuto 18 kt con micro‑diamanti
- Fedi leggere in titanio anodizzato con sfumature iridescenti
- Anelli “Inclusioni” con mattoni, lapislazzuli, ceramica e diamanti
Ogni anello custodisce un equilibrio calibrato tra peso, comfort, durabilità e valore simbolico.
- OroMuto – superfici ossidate in oro 18 kt
- Titanio – fedi e anelli leggeri, cromie cangianti
- Inclusioni – bronzo, ferro, argento con materiali inusuali
- Argentamento – argento e cemento, design di Brando Piluso
- Acciaio – minimalismo lucido con diamantini
- Pezzi unici – ricerca artistica quotidiana
Una Boutique indipendente del gioiello lavorato a mano
Pilgiò è una boutique indipendente del gioiello – libera da logiche distributive di massa – che riafferma il valore del tempo, della relazione personale e della produzione a tiratura limitata. Le sue collezioni non seguono il ritmo stagionale del fashion system, ma nascono da una ricerca continua e da una visione artistica autonoma.
Vantaggi per il cliente:
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Contatto diretto con gli artigiani-designer
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Accesso alle collezioni complete, pezzi unici e storici non presenti nello Store On-line
- Esperienza immersiva nel negozio-laboratorio e nella galleria di pezzi unici
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Servizi post‑vendita interni: lucidature, manutenzione, restauro e trasformazioni

Gli spazi dell’Officina Orafa di via Caminadella
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1984: primo laboratorio in affitto
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2005: acquisto del negozio storico (laboratorio, negozio, galleria)
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2020: apertura della galleria personale di Antonio, con interior design in collaborazione con la sorella Giuseppina Piluso
Pilgiò Oggi
Due spazi contigui in via Caminadella 6 accolgono chi desidera vivere un’esperienza materica unica.
Laboratorio‑studio, spazio espositivo e boutique si fondono in un racconto continuo dove la materia – viva e mutevole – diventa linguaggio.
“Antonio, Zeno e Brando scrivono ogni giorno nuove pagine di questa narrazione, celebrando la tradizione orafa milanese e spingendola verso il futuro del design contemporaneo”.